Quello di Natale Luna, titolare di un bar a S. Teresa di Riva, è diventato un caso nazionale dopo l'interessamento di Canale 5. "Non dormo la notte. La mia famiglia così rischia di finire sul lastrico"
S. TERESA DI RIVA – “Siamo costretti ad andare in banca e fare un prestito per pagare la bolletta elettrica. Il costo è proibitivo, da maggio a settembre mi è arrivata da pagare una somma esorbitante per il mio locale: 36mila euro, così siamo ad un punto di non ritorno”. Quello di Natale Luna, titolare di un bar alla periferia sud di S. Teresa di Riva, adiacente la Chiesa dedicata alla Madonna di Porto Salvo, è diventato un caso nazionale, in seguito all’interessamento di Canale 5. Tempostretto lo ha raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di sabato 4 novembre.
Natale sembra sgranare un Rosario: “Luglio 8300 euro, agosto 8650, settembre 7mila. E poi a ritroso abbiamo giugno e maggio, mese in cui ho capito che qualcosa non andasse per il verso giusto. Ad aprile, ho pagato 1700 euro ed era stato il prezzo più alto fino a quel momento. Tre anni fa, si immagini, pagavamo 800 euro al mese. Con una spesa di oltre ottomila euro al mese capite bene che non posso andare avanti, non dormo la notte, il bar muore, il mio lavoro anche. E la famiglia rischia di finire sul lastrico. La mia preoccupazione più grande è per i miei due figli. In sei mesi è precipitato tutto e se non si trova una soluzione rischiamo di finire nel baratro. Non è possibile che per garantirci il lavoro dobbiamo ricorrere ad un prestito al fine di pagare le bollette, Non si può vivere così”.
Natale ha la voce rotta dall’emozione e dalla rabbia. “Siamo stati costretti a pagare le bollette – sottolinea il titolare del bar santateresino – altrimenti ci sarebbe stato il distacco ed avremmo chiuso. Ma sinceramente quest’ultima non so se riuscirò a pagarla. E’ scaduta il 23 ottobre e non vedo soluzioni se non il prestito. Ma non è certamente questa la soluzione”. Tanti gli attestati di stima giunti a Natale dopo che del suo caso si è occupata la trasmissione Mattino 5 della rete ammiraglia di Mediaset. I riflettori sono stati puntati sul caro energia, calato nella realtà attraverso la disperazione di Natale Luna. Il conduttore della trasmissione, Francesco Vecchi, ha chiesto “chiarezza” sulle bollette, invitando anche i gestori che erogano il servizio.
I gestori del servizio dovrebbero essere arrestati e buttate le chiavi a mare.
Questo è un esempio di “mercato libero” dell’ energia dove ci ritroveremo a confluire tutti , nessuno escluso, se a gennaio finirà il “mercato tutelato dell’energia.”
Mi piacerebbe sapere i guadagni che ha fatto questo signore nei periodi delle bollette. Come lui anche tutti gli altri commercianti hanno ricevuto bollette salate e soprattutto le famiglie. Ricordo che per un cono “piccolo” il signore del bar che lamenta l’esosità delle bollette si sarà fatto pagare almeno 2,5 euro, per non parlare di tutti gli altri prodotti che ha venduto. Questi signori dovrebbero dire tutto, soprattutto i guadagni e non solo le bollette. Ripeto in tutta Italia é così… ma solo lui si lamenta.
E pensate ai negozianti che non si lamentano: hanno ribaltato i costi sui servizi/prodotti acquistati dai clienti.
Tanti esercenti quando arrivò l’euro raddoppiarono i prezzi senza lamentarsene e pagarono i dipendenti quattro spiccioli… Con l’IVA ci pagano l’auto e le bollette (?)… E per caso un dipendente può raddoppiarsi i guadagni?
Buongiorno
Vedete è proprio questo il problema ci sono queste dichiarazioni che fate mettendoci uno contro l’altro, ma non avete compreso che poi chi ci deve tutelare non gli frega niente e mi rivolgo alle associazioni di categoria che pensano a farsi gli street food invece di alzare le barricate e dare sostegno, comunque sia guadagni o no mi sembra assurdo pagare queste cifre sia per gli esercenti sia per le persone comuni, ma avete mai pensato che l’unione fa la forza, non aspettiamoci niente da nessuno se non difenderci da soli scendendo tutti in piazza, continuando così mi dispiace dirlo ma ci sarà chiusura per tutti, nessuna amministrazione si fa carico di nulla tranne il fatto di spendere i soldi dell’ Europa ma che cosa ne facciamo delle isole pedonali se nessuno può spendere e delle strade se nessuno può mettere la benzina, stiamo morendo economicamente e sembra che nessuno se ne accorga e questo non mi fa presagire niente di buono,
Ma finiamola! Sempre che si lamentano sti commercianti! Ma lavorate in silenzio. Con tutte le agevolazioni che avete….molti ragazzi assunti a nero e pagati quattro soldi e sfruttati come schiavi!
Il problema non si può negare, ma con tutto il rispetto per il commerciante, e senza entrare nel merito dei suoi guadagni come qualcuno ha giustamente paventato, o delle agevolazioni Iva, il problema è universale. Le famiglie, ossia i non commercianti, hanno subito aumento di luce e gas. Per non parlare dei generi alimentari o della benzina. Hanno subito aumenti sotto ogni aspetto della vita quotidiana. Il commerciante può sempre chiudere l’attività ma la famiglia deve pagare senza appello.
Milioni di famiglie italiane ogni mese tirano a campare tra luce, gas, spesa, mutui, tasse, figli da far studiare e in maniera dignitosa tirano avanti……il signore cosa crede, che noi veniamo da Marte? Se non gli sta bene, cambiasse mestiere…