Il grido d'allarme dell'Antica Filanda, uno tra i più noti ristoranti isolani. Il titolare: "Agire insieme come categoria"
CAPRI LEONE – Il grido d’allarme non è di un piccolo ristoratore o del titolare di una pizzeria, ma di Nunzio Campisi dell’Antica Filanda di Capri Leone, Il patron di uno tra i più noti ristoranti dell’isola si è visto recapitare una bolletta da quasi 22 mila euro per i consumi di energia elettrica relativi al solo luglio 2022. “Se gli aumenti continuano così come da proiezioni e senza interventi – spiega – sarò costretto a chiudere da settembre a maggio, a lavorare stagionalmente.
La bolletta e il post di Nunzio sui social hanno fatto il giro d’Italia e sono diventati il volano di identici post da parte di altri operatori economici della ristorazione. L’Antica Filanda, ha precisato Campisi, prima pagava quattro volte di meno. Gli stessi aumenti sono stati registrati dagli altri titolari di bar, pasticcerie, locali di ristorazione di tutto il paese. Per tutti, con i ventilati ulteriori aumenti in autunno, si tratta di costi insostenibili che minacciano la chiusura.
Ma il ristoratore originario di Galati Mamertino fa un passo oltre le lamentazioni e punta il dito su due aspetti: le storture del sistema e gli strumenti per contenere la crisi, richiamando all’azione colleghi e sigle di categoria: “Se nell’arco di un mese, magari perché c’è caldo, accendo tutti i condizionatori della struttura, oltre a forni, lavastoviglie e luci, tanto da assorbire 150 kW per 10 minuti invece dei 100 Kw consentiti dal mio contratto anche se capita una sola volta in un mese pago l’aumento di potenza e gli oneri di sistema per l’intero mese. Per l’intero mese e non solo per quei 10 minuti.”, racconta.
“Pensate che prima ci costringevano a pagare così per l’intero anno, solo per quei pochi minuti in cui sforavamo. Almeno questo, in passato, siamo riusciti a farlo cambiare, facendo la voce grossa tutti insieme, come categoria. Adesso, stiamo valutando il da farsi, perché così non riusciremo ad andare avanti ancora per molto. I miei clienti vedono lievitare un conto, si vedono segnati anche caffè e amari che prima omaggiavamo. Adesso non ce lo possiamo più permettere e cerchiamo di recuperare da ogni parte. L’alternativa è il fallimento”, sollecita Campisi
La lamentela e’ lecita, ma alla fine scaricate tutto sui prezzi finali al consumatore, quindi se chiudi e’ perche’ il consumatore non viene piu’.
Questa guerra in Ucraina bisogna pur pagarla, e se anche non sentiamo fischiare i missili e i proiettili, siamo in guerra ed in guera non si va in trattoria o al ristorante, ma si cerca di salvarsi la vita ogni giorno, cosa che i consumatori stanno iniziando a fare.
Ha perfettamente RAGIONE ……tra l’altro anche noi cittadini abbiamo subito un rincaro FOLLE😱😖😤😡……come si fa a pagare 400 ,500,600,1000( il gas😱)per le utenze domestiche ??????CI SPENNANO VIVI😖😤😡!!!!!
La colpa è di quei politici maledetti che sono voluti entrare in guerra perché voluto dall’America e dall’U.K, i due paesi più sanguinari e guerrafondai che esistano al mondo. Noi italiani, con la benedizione di El Dragon e sulla spinta dei due paesi guerrafondai e dell’U.E., abbiamo fatto il resto, ed ancora si stanno producendo danni all’Italia e agli italiani. Questi bastardi di politici dovrebbero risarcire tutto il danno causato al popolo italiano e poi messi in condizione di non nuocere più a nessuno.
Capisco bene ma George sostiene che, mentre Putin ha iniziato una invasione ed ha di fatto ucciso e continua a uccidere tanti bambini, donne e uomini ucraini, deportando bambini e donne ucraine in Russia, il problema sarebbero invece i partiti italiani?
Prima di tutto st’Antica Filanda e’ un albergo oltre che ristorante quindi vorrei capire, sti 22mila sono solo per il ristorante o per tutta la struttura? E poi, le avete viste le foto della struttura? Come e’ possibile che in questi anni non abbiano montato dei pannelli solari??
Guerra , crisi del petrolio etc… hanno poco a che fare con gli aumenti indiscriminati! La verità è che siamo nel bel mezzo di una enorme speculazione! Invece di continuare a spendere miliardi tra bonus a pioggia e reddito di cittadinanza a chi non ha mai lavorato e mai lavorerà…..sarebbe il caso (e lo dico da piccolo imprenditore), di utilizzare i soldi per abbassare le tasse alle aziende e diminuire la tassazione su energia e carburanti! Perché il governo non utilizza i soldi “buttati” nel reddito di cittadinanza, per coprire i costi di installazione di pannelli fotovoltaici !!????
Buongiorno, perchè nessuno parla delle decisioni
prese dai nostri politici( amici dei Russi) che invece di investire su energie alternative ( sole vento Ecc. Ecc.) hanno fatto accordi con amici Russi. Adesso si dimenticano il Marocco che nel 2030 sarà libero da energie da fonti fossili grazie ai pannelli solari.
Le sanzioni alla Russia sono una barzelletta. La Russia sta vendendo il gas ugualmente, ad altri paesi, e la sua economia ne sta risentendo poco, mentre l’Europa sanzionatrice sta portando alla chiusura di migliaia di aziende e attivita’, oltre a impoverire ancor di piu’ i cittadini.