La lettera di una messinese che ha richiesto il ritiro da un mese eppure, nonostante i solleciti i materassi sono ancora lì
Di seguito la lettera di Flavia De Pasquale che racconta il disservizio che le sta causando disagi.
Egregio Sig. Sindaco, la nostra città, sdraiata sullo Stretto, circondata dalle dolci alture dei Peloritani, con un clima mite e soleggiato anche nella stagione invernale, può a, giusta ragione, definirsi una città fortunata. Madre Natura le ha elargito tanti doni. Ciò che deturpa questa immagine incantevole è l’incuria dei cittadini.I rifiuti sono abbandonati dappertutto, nelle strade, nelle aiuole, a ridosso dei marciapiedi, nei pochi spazi adibiti a verde pubblico. Dovunque masserizie dismesse, lattine, bottiglie e cartacce che, nei giorni di scirocco, volteggiano in aria in una miserabile danza, in totale spregio della vocazione turistica del territorio.
Ma, e mi duole dirlo, anche l’intervento pubblico è deficitario, quasi inesistente l’opera di spazzamento delle strade, per cui i rifiuti si stratificano, per non parlare poi del ritiro di mobili e affini. Ed è a tal proposito che vorrei sottoporle il mio caso:
Aspetto da 1 mese
Il 13 giugno ho richiesto l’intervento di Messina Servizi per il ritiro di due materassi di cui intendevo disfarmi, al seguito dell’acquisizione del codice di ritiro (001737). Dopo ripetuti solleciti e reclami mi è stato detto di riporli in strada per il ritiro il 29 giugno, sedici giorni dopo. La motivazione è stata l’eccessiva richiesta di ritiro di oggetti ingombranti in zona Nord. A questo iniziale blocco è seguito un ulteriore inspiegabile standby, ma, tra un acceso scambio di richieste da parte mia e giustificazioni da parte di call center e responsabili di zona, tutto sembrava essersi sbloccato: i materassi sarebbero stati ritirati entro un’ora.
Effimera speranza visto che i materassi sono ancora lì, immagine di un malcostume che non mi appartiene, e indiscutibile ricettacolo di nefandezze, essendo tra l’altro diventati giaciglio di cani e gatti randagi e il loro water. Sig. Sindaco, Lei è noto per la prontezza e l’incisività delle sue azioni, pertanto chiedo il suo intervento per l’eliminazione dello sgradevole e ora maleodorante inconveniente, consapevole che il rilancio di una città che ha l’ambizione di divenire nodo nevralgico nelle rete dei trasporti con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, passi per il rispetto delle regole.
I cittadini devono avere senso civico e non insozzare il bene comune, ma la funzione preposta alla cura e al rispetto dell’ambiente deve intervenire con sollecitudine e capacità organizzativa!
Flavia De Pasquale
L’ABC aveva chiesto qualcuno, l’ABC mica la luna.
E qui c è un grosso errore, dopo la seconda settimana lei avrebbe dovuto prendere i materassi e posizionarli sotto il naso del sindaco, in tal modo forse riesce a capire che la società è gestita male