Il Meetup di Caronia: "Salviamo il Ponte vecchio"

Il Meetup di Caronia: “Salviamo il Ponte vecchio”

Salvatore Famularo

Il Meetup di Caronia: “Salviamo il Ponte vecchio”

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venerdì 26 Giugno 2015 - 06:52

"Alla data odierna il Ponte si presenta in uno stato di grave degrado e abbandono. Questo che è un simbolo di Caronia, rimane oggi purtroppo un terreno utilizzato per il pascolo e circondato da discariche abusive e incontrollate" dichiara la portavoce del Movimento 5 stelle di Caronia Ivana Di Capizzi che scrive al deputato regionale Valentina Zafarana Gruppo Parlamentare Movimento Cinque Stelle – ARS

Ancora una volta dobbiamo raccontare una storia di degrado e di abbandono di uno dei simboli del passato che rappresenta la testimonianza di una civiltà molto lontana e che appartiene all’identità di in popolo e di un territorio.

Il Movimento 5 stelle di Caronia denuncia lo stato di degrado in cui versa il cosiddetto “Ponte vecchio” sulla fiumara di Caronia che potrebbe esssere di epoca romana.

Anche se non ci sono documenti certi, secondo alcuni questa struttura fu eretta oltre duemila anni fa dato che nei livelli inferiori, e dunque nei livelli più antichi del manufatto, abbondano frammenti di coccio mattonato riutilizzati nella costruzione o nella riparazione della struttura.

In una nota a firma del gruppo Meetup di Caronia, inviata all’on. Valentina Zafarana, del Gruppo Parlamentare Movimento Cinque Stelle al Parlamento siciliano,lo scorso 3 giugno, i grillini caronesi scrivono: “In data 28 marzo si è verificato un ulteriore devastante crollo dell’arcata occidentale del Ponte Vecchio, sito nella Fiumara di Caronia nei pressi dell’omonimo torrente. Le confermiamo che nessun adempimento è stato posto in essere da parte della amministrazione comunale nelle ore immediatamente successive al crollo.

A seguito di una nostra richiesta – continua la nota – inoltrata al Comune di Caronia in data 31.03.2015, con istanza prot. N. 2351 del 03.04.2015, riceviamo in data 10.04.2015, per conto dell’Assessore Vittorio Alfieri, copia degli unici due interventi posti in essere dalla attuale amministrazione comunale:

– copia dell’istanza Prot. N. 11576 del 29/11/2011 avente ad oggetto “intervento di somma urgenza per la conservazione del ‘Ponte vecchio’ sulla fiumara di Caronia” inviata dal Sindaco del Comune di Caronia al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale per i Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, al Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Messina e al Direttore del Parco archeologico dei Nebrodi;

– copia dell’istanza Prot. N. 3825 del 27/04/2012 avente ad oggetto “Intervento di somma urgenza per la conservazione del ‘Ponte vecchio’ sulla fiumara di Caronia. Nota Prot. 3005 Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina” inviata dal Sindaco del Comune di Caronia all’Assessore Regionale per i Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, al Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Messina, al Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale per i Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e al Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali della Provincia di Messina.

Nella “Nota Prot. 3005 Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina” – precisano gli scriventi – viene riconosciuto e preventivato un importo pari a € 95,000.00 per interventi di somma urgenza per la conservazione del ‘Ponte Vecchio’, ma tale stanziamento risulta non essere mai pervenuto.

A far data dal 27.04.2012, non risulta agli atti nessun altro ulteriore successivo intervento da parte della attuale amministrazione comunale.

Questo, che è un simbolo di Caronia, – si legge ancora – rimane oggi purtroppo un terreno utilizzato per il pascolo e circondato da discariche abusive e incontrollate, e senza un cartello che ne indichi l'esistenza a chi vorrebbe visitarlo.
Il ponte veniva utilizzato ancora nei primi decenni del secolo scorso, quando contadini a cavallo o in groppa agli asini percorrevano il selciato che lo sormontava, oggi nascosto da erba e terra. (A quei tempi non esisteva ancora la S.S.113).

I cittadini caronesi – conclude – hanno perduto, ancora una volta, un simbolo di identificazione culturale e sociale, che ha provocato una dolorosa ferita nel tessuto sociale già profondamente segnato e compromesso dalla mancanza di lavoro e dalla totale assenza di servizi.

Con la presente siamo a richiedere una maggiore attenzione per uno dei simboli del nostro paese, al fine di evitare che un'altro pezzo della nostra storia si sbricioli nell'indifferenza generale”.

(Salvatore Famularo)

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