“Comincia oggi l’attività di Consumatori associati a tutela e difesa dei cittadini colpiti dalle cartelle pazze inviate dal Comune di Messina”. Così commenta l’avvocato Ernesto Fiorillo Presidente nazionale di Consumatori Associati durante una conferenza stampa stamani all’hotel S.Elia a Messina dichiarando la propria disponibilità “ad assistere quanti sono stati ingiustamente colpiti da quello che ormai si può definire uno dei più grossi errori dell’Amministrazione Comunale”.
“Apprezziamo –-prosegue Fiorillo – che, finalmente, dopo un mese, il Sindaco abbia chiesto scusa e si sia almeno assunto le responsabilità.
L’operazione “cartelle” è , fino ad oggi, costata circa 200 mila euro solo per le spese di spedizione. E così, leggere che sono stati incassati, comunque 400 mila euro, avendone speso 200 mila euro non può che fare piacere solo alle Poste Italiane che hanno effettuato le notifiche. È bene chiarire che l’ opposizione, con richiesta di conciliazione, deve essere spedita al Comune entro 60 giorni dall’arrivo della comunicazione altrimenti l’atto, anche se nullo o sbagliato, diventa definitivo e si passa al pignoramento, al sequestro e, comunque, alla esecuzione forzata. Consumatori Associati è a disposizione per colloquiare con i cittadini dalla sua pagina facebook o attraverso la propria mail consumatoriassociati@hotmail.it o presso la propria sede in Corso Cavour 143 a Messina”.
“In ogni caso – conclude l’avvocato Fiorillo – è troppo facile ribadire ancora una volta che la colpa è sempre delle amministrazioni precedenti perché a noi sembra una sterile polemica. Se è vero che qualcuno non ha fatto ciò che doveva fare bisogna attivare l’accertamento per il danno erariale, invece di sterili proclami. Quello stesso danno erariale che sicuramente è stato prodotto con la notifica delle “cartelle” a chi non doveva riceverle”.
Le associazioni dei consumatori dovrebbero dire – senza se e senza ma – che tutti gli avvisi di accertamento emessi dal Comune sono illegittimi per violazione degli articoli 5, 6, 7 e 10 della legge n. 212/2000 ( Statuto dei diritti del contribuente ).
Altrettanto illegittime sono le sanzioni irrogate indistintamente a tutti i contribuenti
malgrado gli errori commessi dagli uffici comunali.
Io, che per avere le mie ragioni ho perso già un giorno, e ne dovrei perdere almeno un altro, alla fine se ho ragione e non devo quanto alla notifica, chi mi paga il tempo perso.
L’innefficenza del comune o dell’ufficio competente, o meglio ancora del dirigente dell’ufficio competente, da noi profumatamente stipendiato, mi rimborsa qualcosa, o devo pagare solo io.