Quarto giorno di protesta dei lavoratori delle autostrade. Affluenza alta e caselli vuoti a Villafranca
MESSINA – La scritta “Sciopero” campeggia sui vetri dove solitamente gli automobilisti vedono il volto dei casellanti. Alla barriera di Messina Nord le barre sono alzate e il transito è libero anche nel quarto dei cinque giorni di protesta annunciate da Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sla. Dopo il vertice andato a vuoto in Prefettura la scorsa settimana, i sindacati avevano infatti annunciato che dal primo ottobre si sarebbe ripartiti a scioperare e così, almeno finora, è stato. Non sono bastate le rassicurazioni del Cas, definito proprio dai vertici sindacali “un ente allo sbando strozzato dalla politica e dalla burocrazia ed in evidente crisi gestionale”.
Lo stato d’agitazione dei lavoratori delle autostrade, quindi, non si ferma. Il rischio è, però, che possa essere soltanto un prologo di quanto accadrà da qui in avanti se l’accordo con il Cas non sarà trovato in tempi brevi. Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sla avevano già promesso che si sarebbe ripartiti con la protesta e così è stato. L’ulteriore avvertenza lanciata dai sindacati riguarda quello che hanno definito come un “autunno molto caldo di proteste e denunce”. Un clima rovente, infuocatosi ulteriormente a causa del premio di produttività di 21mila euro riconosciuto all’ingegnere Salvatore Minaldi per gli anni 2018, 2019 e 2020.
Insomma: la protesta continua, almeno fino a domani. Ma lavoratori e sindacati non hanno alcuna intenzione di fermarsi e ora la palla passa al Cas, che dovrà tentare di risolvere la situazione una volta per tutte. Nel frattempo l’adesione è stata alta e gli automobilisti alla barriera di Messina Nord passano “indisturbati”, sbirciando di sottecchi la scritta “Sciopero” al loro fianco.
Minkia! Premio di produttività, rischiamo la vita ogni volta che prendiamo l’autostrada e, a qst gli danno il premio.
Ecco che fine fanno i ns soldi, invece di fare manutenzione, pensano a riempirsi le
tasche.