Il sindaco spiega che è stata cambiata fonte di finanziamento, la senatrice ribatte che comunque quello vecchio è andato perso
“Riproteggere un’opera su fondi extra bilancio diversi non significa perdere i fondi ma trovare comunque coperture finanziarie che permettono il completamento di un iter che, all’ottenimento del primo finanziamento, ha visto la necessaria redazione della progettazione sismica a seguito degli studi di vulnerabilità”.
Il sindaco Federico Basile risponde alla senatrice Dafne Musolino, che aveva accusato l’amministrazione comunale di aver perso i fondi per Casa Serena.
“Importo aumentato”
“Una struttura cosi importante, mai stata analizzata – prosegue -, necessariamente è stata oggetto di una fase di indagini e verifiche di vulnerabilità sismiche, per chiari motivi di sicurezza. L’importo dei 3 milioni, originariamente previsti sui fondi di Agenda Urbana, è quindi obbligatoriamente cresciuto sino a 3.75 milioni di euro per le opere di miglioramento sismico obbligatorie e necessarie, ormai imprescindibili per potere rimettere in funzione la struttura in sicurezza ed avviare le procedure per il progetto di “Manutenzione Straordinaria ed efficientamento energetico di Casa Serena”.
“Progetti aggiudicati”
Una cifra che “non avrebbe avuto copertura nel precedente finanziamento”, quindi “l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di potere utilizzare il finanziamento relativo ai Fondi Pnrr – Missione 5 Investimenti 1.1 e 1.3 – sub-investimenti 1.1.2, 1.3.1 e 1.3.2, sfruttando la possibilità di utilizzo delle somme relative alle ristrutturazioni di immobili esistenti, proprio per l’adeguamento della struttura di Casa Serena, che una volta concluso sarà pronto per i successivi lavori. I progetti di adeguamento sono stati aggiudicati. Riproteggere la realizzazione di un’opera, peraltro così importante come quella di casa Serena, su un’altra forma di finanziamento (legata a motivi di natura tecnica e legislativa) non vuol dire perdere finanziamenti, vuol dire evitare di perdere la possibilità di realizzare l’opera”.
La controreplica
Non tarda la controreplica della senatrice Musolino, esposta per punti.
1.Verifica delle fasi del procedimento:
Ho sollevato legittime preoccupazioni riguardo alla trasparenza e all’efficacia del processo di riprotezione dei fondi. Il fatto che il progetto di adeguamento sismico abbia richiesto ulteriori finanziamenti dimostra che inizialmente c’è stata una sottostima dei passaggi procedurali. La domanda è: perché non si è pianificato adeguatamente fin dall’inizio?
2. Riprotezione dei fondi:
La riprotezione su fondi extra bilancio è una pratica che attesta l’incapacità di un’amministrazione di spendere nei tempi indicati dalle norme dei fondi già assegnati che inevitabilmente vengono persi. Non si tratta solo di trovare coperture finanziarie come afferma con grande superficialità il sindaco, qui siamo di fronte ad una revoca di somme assegnate per incapacità amministrativa. Riproteggerle è una affermazione che prova ciò che asserisco altrimenti non ci sarebbe stata la necessità di trovare altre coperture finanziarie. Provi a contestare questa mia affermazione.
3. Analisi di vulnerabilità sismica:
Il sindaco menziona l’importanza delle indagini di vulnerabilità sismica, un punto su cui nessuno può essere in disaccordo. Tuttavia, ciò che viene criticato è la gestione del processo e l’iter su come questi aspetti non siano stati integrati nel progetto fin dall’inizio.
4. Aumento dei costi e utilizzo dei Fondi Pnrr:
L’aumento dei costi da 3 a 3,75 milioni di euro prova quanto affermo e solleva domande sulla gestione iniziale del progetto. L’uso dei Fondi Pnrr indica che si è dovuto correre ai ripari per il finanziamento perduto. Chiedo chiarezza su questo punto ma evidentemente la risposta non può essere data data la incontrovertibilità dei documenti tra cui il decreto di finanziamento della regione sul progetto risalente al 2021.
Mi chiedo che credibilità può avere una persona che passa da De Luca a Renzi?
Musolino non ti crediamo.