Confedilizia oggi si sofferma su alcuni aspetti della locazione, sul canone Rai e sulle riunioni condominiali
Si possono pignorare i canoni di locazione? Il creditore del proprietario di un immobile locato può legittimamente pignorare i canoni che spettano al locatore in adempimento ad un contratto di locazione. I canoni di locazione rappresentano, infatti, uno di quei beni che un creditore può legittimamente sottoporre ad esecuzione forzata in seguito a provvedimento del giudice. In buona sostanza, su ordine del tribunale, l’inquilino, anziché versare i canoni al proprietario dell’appartamento, li corrisponderà direttamente al creditore procedente. Si tratta del cosiddetto “pignoramento presso terzi”; istituto giuridico utilizzabile ogni volta in cui vi sia un rapporto triangolare tra un creditore, un debitore e un debitore del debitore, il primo può rivolgersi a quest’ultimo (cosiddetto “terzo”) prima che versi le somme al debitore, perché sia costretto a versarle direttamente a lui.
Appartamento deteriorato
Quando il conduttore risponde del deterioramento dell’appartamento locato? Il conduttore risponde del deterioramento dell’appartamento locato se tale deterioramento è ascrivibile all’agire del locatario (anche in caso di danni conseguenti ad incendio) o a persone che l’inquilino medesimo ha ammesso, anche temporaneamente, all’uso o al godimento della cosa e non provi che la rovina è dipesa da causa a lui non imputabile. In capo al conduttore vige una presunzione di responsabilità dalla quale l’inquilino può liberarsi solo dimostrando la non imputabilità dell’evento pregiudizievole alla sua condotta.
Chi paga il canone Rai?
Canone Rai: spetta all’inquilino o al proprietario? L’individuazione del soggetto tenuto al pagamento del canone Rai è disciplinata dal regio decreto n. 246 del 21 febbraio 1938 e successive modificazioni. In particolare l’art. 1 di tale vetusta, ma ancora vigente, disciplina recita: chiunque detenga uno o più apparecchi atti alla ricezione delle radioaudizioni è obbligato al pagamento del canone d’abbonamento. Da ciò ne consegue che, in ipotesi di locazione avente ad oggetto un appartamento ammobiliato dotato di apparecchio televisivo, sarà non il proprietario a dover pagare il canone Rai relativo a tale apparecchio, bensì l’utilizzatore, cioè l’inquilino.
CONDOMINIO
Chi paga il ripristino della colonna di scarico illegittimamente otturata? Se è identificato l’autore dell’ostruzione il risarcimento dei costi sarà al medesimo imputabile, ma se il responsabile non è individuato, l’obbligo di sostenere le spese di ripristino spetta a tutti i condòmini che si servono di quella colonna ex art. 1123, terzo comma, Cod. civ. E dovrà contribuire alla spesa, in quanto parte comune, anche il condòmino del piano terra, sebbene sia certo che l’ostruzione – data la posizione – non possa essere stata da lui causata.
Il singolo condòmino può utilizzare lo spazio sopra il cortile? Ai sensi dell’art. 840, comma 3, Cod. civ. lo spazio aereo che sovrasta i cortili comuni che ha la funzione di fornire aria e luce alle unità abitative che vi prospettano – non può essere utilizzato dai singoli condòmini mediante la realizzazione di costruzioni proprie in aggetto quando ne consegua una compromissione della destinazione naturale del medesimo spazio (cfr. in punto anche Cassazione civile, sez. II, 21 marzo 2016, n. 5551).
Quando si approva il bilancio vanno analizzati anche i rendiconti precedenti? Non esistono prescrizioni normative che impongano in tema di approvazione dei bilanci consuntivi del condominio il principio dell’osservanza di una rigorosa sequenza temporale nell’esame dei vari rendiconti presentati dall’amministratore e relativi ai singoli periodi di esercizio in essi considerati. Da ciò deriva che non si può, in sé e per sé, ritenere illegittima la delibera assembleare che approvi il bilancio consuntivo senza aver esaminato la situazione finanziaria relativa al periodo antecedente (In argomento cfr. Cassazione civile, sez. II, 31 marzo 2017, n. 8521).
Confedilizia Messina