Nonostante l'aumento, si resta su livelli molto bassi, ad esempio al di sotto del picco minimo di dicembre. E a Messina i contagi continuano a calare, in totale controtendenza rispetto al dato nazionale
3.246 nuovi contagi dal 15 al 21 febbraio, 3.568 dal 22 al 28 febbraio, 3.830 dal 1 al 7 marzo, 4.419 dall’8 al 14 marzo. Sono in lieve aumento per la terza settimana di fila i nuovi casi di coronavirus in Sicilia, dopo cinque settimane consecutive di calo. Ma restano su valori molto bassi. Ad esempio il picco minimo di dicembre era stato di 5.087 (dal 21 al 27), quello massimo di 12.674 (dall’11 al 17 gennaio).
La percentuale di positivi rispetto ai tamponi
Anche la percentuale di positivi rispetto ai tamponi molecolari è risalita: tre settimane fa una media del 5.4 %, due settimane fa del 6.1 %, nella scorsa del 7.1 %, in quella appena conclusa dell’8 %. Il picco minimo il 19 febbraio al 4.8 %, il massimo il 10 gennaio al 19.8 %.
A Messina contagi in calo da 8 settimane di fila
I contagi sono calati in tutte le province siciliane per cinque settimane consecutive, ma ora sono in aumento da tre settimane, anche se in modo lieve.
Solo in due province, Messina ed Enna, continua la discesa. Nelle ultime tre settimane in cui i contagi regionali sono aumentati, il dato di Messina passa da 340 casi settimanali a 297 a 289 a 270, una media di 38,5 al giorno, quello di Enna da 72 a 100 a 57 a 33.
Gli altri dati provinciali
Nuovi casi in aumento in 7 province su 9. Nelle ultime tre settimane Palermo passa da 1352 a 1531 a 1572 a 1968 casi, Catania da 662 a 702 a 835 a 895, Ragusa da 100 a 147 a 221 a 242, Agrigento da 148 a 203 a 279 a 344, Trapani altalenante da 104 a 86 a 118 a 122, così come Siracusa, da 279 a 304 a 266 a 308, e Caltanissetta, da 179 a 198 a 193 a 237. Catania e Palermo contano il 64.8 % dei casi settimanali.
Si resta comunque sempre lontani dai dati della settimana dall’11 al 17 gennaio: Palermo era a 3278, Catania 3423, Messina 2185, Siracusa 1190, Trapani 1076, Ragusa 263, Caltanissetta 633, Agrigento 386, Enna 240.
Da inizio pandemia si sono registrati 160.807 casi, di cui 47.339 a Palermo, 43.476 a Catania, 20.440 a Messina, 11.181 a Siracusa, 10.871 a Trapani, 8.854 a Ragusa, 7.410 a Caltanissetta, 6.764 ad Agrigento, 4.512 a Enna. Catania e Palermo contano il 56.47 % dei casi totali (e hanno il 47 % della popolazione regionale), percentuale che sale al 69.18 % se si aggiunge Messina (le tre province hanno il 60 % della popolazione regionale).
Guariti dimezzati. 14mila attuali positivi, il 24 gennaio erano più del triplo
Il numero di attuali positivi è in calo per la sesta settimana consecutiva. Dal 4 al 10 gennaio erano stati 5.915 in più, dall’11 al 17 gennaio 4.919 in più, dal 18 al 24 gennaio 1.229 in più, dal 25 al 31 gennaio 5.365 in meno, dal 1 al 7 febbraio 3.280 in meno, dall’8 al 14 febbraio 4.143 in meno, dal 15 al 21 febbraio 5.686 in meno, dal 22 al 28 febbraio 3.198 in meno, dal 1 al 7 marzo ben 9.262 in meno, dall’8 al 14 marzo 2.397 in meno. Gli attuali positivi sono 14.323. L’11 marzo il picco minimo a 13.522, poi tre giorni di aumenti. Il 24 gennaio erano 47.564, più del triplo.
Il numero dei guariti è aumentato per tre settimane, poi calato per tre settimane, risalito la scorsa settimana e ridisceso in quella appena trascorsa: da 11.464 a 8.527 a 8.167 a 6.627 a 12.995 a 6.707. Nell’ultima settimana, quindi, si è dimezzato. Calo drastico soprattutto negli ultimi tre giorni, quando è risalito il numero di attuali positivi.
Ricoveri in aumento dopo sei settimane di calo, ma non quelli in rianimazione
Ricoveri in lieve aumento dopo sei settimane di calo (che erano successive a quattro di aumento). Nelle ultime dieci settimane il dato segna +110, +128, +157, +9, -106, -127, -168, -184, -121, -68 e, nell’ultima, +34. Ora sono 691.
Il calo continua, invece, in rianimazione. Sei settimane fa il dato era andato in pareggio, nella settimana dal 18 al 24 gennaio aveva segnato un +19, in quella dal 25 al 31 gennaio -23, dal 1 al 7 febbraio -26, dall’8 al 14 febbraio -13, dal 15 al 21 febbraio -22, dal 22 al 28 febbraio -10, dal 1 al 7 marzo -10, nell’ultima -23. Gli attuali ricoverati in rianimazione sono 100, per un totale di 791.
Torna il dato dei ricoveri a Messina, anche se solo sui tre ospedali cittadini (Policlinico, Papardo e Piemonte) e quello di Barcellona, escluse le cliniche. L’ultimo dato sui quattro ospedali risaliva al 22 febbraio e contava 100 ricoveri, oggi sono 40, di cui 12 in rianimazione, dove il picco era stato toccato il 27 gennaio con 38 ricoveri gravi. Il 7 febbraio erano 26, il 14 febbraio 25, il 21 febbraio 16, il 28 febbraio 17, oggi 12.
Vittime in lieve aumento dopo 5 settimane di calo
Aumento di vittime in lieve rialzo dopo cinque settimane di calo. Da 143 nella settimana dal 21 al 27 dicembre, si era passati a 196, 234 e 261, il calo fino a 237 nella settimana dal 18 al 24 gennaio, la risalita a 252 in quella dal 25 al 31 gennaio, 204 dal 1 al 7 febbraio, 166 dall’8 al 14 febbraio, 151 dal 15 al 21 febbraio, 139 dal 22 al 28 febbraio, 97 dal 1 al 7 marzo, 109 in quella appena trascorsa. La media giornaliera delle ultime settimane: 20, 28, 33, 37, 33, 36, 29, 24, 22, 20, 14, 16.
A Messina 7 vittime su 109, la settimana scorsa erano state 9 su 97. In quelle precedenti 10 su 139, 14 su 151, 18 su 166, 28 su 204, 37 su 252, 32 su 237, 36 su 261, 21 su 234, 15 su 196, 12 su 143.
Il totale regionale delle vittime, da inizio pandemia, è di 4.344, di cui 408 in provincia di Messina, 59 durante la prima ondata e 342 durante la seconda.
La scelta di mettere tutta la Sicilia in zona arancione non è in linea con le indicazioni che sono state date non più di due settimane fa sulla scelta di operare chiusure “chirurgiche” sui singoli comuni per isolare eventuali focolai.
in questo caso si chiude una regione nonostante i numeri non lo richiedano.
Ancora una volta i commercianti di Messina devono subire restrizioni non in linea con il profilo di contagio.
Mi aspetto che Comune e Città Metropolitana si facciano sentire dai govenri regionale e nazionale per chiedere l’immediato ripristino della classificazione a zona gialla per la provincia di Messina.