Cateno De Luca: "Presentata la mozione di sfiducia"
PALERMO – “Lo scandalo dei fondi assegnati alla società Absolute Blue con sede in Lussemburgo impone una presa di posizione seria da parte del Governo regionale. Sicilia Vera e Sud chiama Nord hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Scarpinato ritenendo incompatibile e inopportuna la permanenza dell’assessore nel Governo”. Lo afferma il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca. “Per primi – evidenzia – abbiamo sollevato dubbi e perplessità sull’ entità dei fondi assegnati, ben 3,7 milioni di euro, per la realizzazione a Cannes della mostra fotografica “Sicily, Women and Cinema”.
L’interrogazione
In un’interrogazione presentata la scorsa settimana avevamo messo nero su bianco le incongruenze della procedura messa in atto dall’assessorato. L’assessore Scarpinato, tanto voluto nella formazione del Governo da Manlio Messina (già assessore presso il medesimo assessorato), tramite un decreto firmato dal dirigente ad interim al Turismo, Franco Fazio – aggiunge il deputato regionale – e dal responsabile di Sicilia Film Commission, Nicola Tarantino (lo stesso che da un paio d’anni è il commissario straordinario dell’Orchestra sinfonica), sulla scia di quanto fatto lo scorso anno dal governo Musumeci ha aumentato il finanziamento a favore della Absolute Blue, la società con sede in Lussemburgo, di cui è amministratore delegato tale signor Patrick Nassogne.
La spesa…
Nel dettaglio – spiega De Luca – la somma stanziata doveva essere suddivisa così: oltre 311 mila euro serviranno per realizzare (in Sicilia) lo shooting fotografico a cura del fotografo Patrick Moja, mentre 2,7 milioni destinati per gli eventi a Cannes, di cui, 920 mila euro per l’allestimento di Casa Sicilia all’Hotel Majestic, dove – si legge nel contratto – doveva persino essere «realizzata una sala Vip destinata a ricevere, in un contesto di maggiore riservatezza e tranquillità, gli artisti. Altri 511 mila euro erano destinati per animazioni, conferenza stampa e consumi, 306 mila per i pannelli pubblicitari e, oltre a circa 790 mila euro di manodopera complessiva, 30mila per coccolare gli ospiti della Regione Siciliana. Le “agency fee” (spese d’agenzia) dichiarate sono l’8%: circa 227 mila euro. Abbiamo evidenziato come alla società di “brand activation”, dovevano andare soldi pubblici e per di più senza la partecipazione ad alcun bando giacché «esclusiva titolare del format Women and Cinema.
“Il silenzio del Governo”
Oggi scoppia il caso ma stupisce – incalza De Luca – il silenzio del Governo con un presidente che all’indomani dello scandalo stile “Alice nel paese delle meraviglie” si limita a dire che non ne sapeva nulla tranne poi chiedere chiarimenti e revocare gli atti e il patetico tentativo dell’assessore Scarpinato di giustificare l’ingiustificabile.
L’inchiesta
L’attenzione riservata oggi alla vicenda da parte della Corte dei conti e della Guardia di finanza dimostra la fondatezza delle preoccupazioni che avevamo espresso. E la decisione ieri dello stesso assessorato regionale siciliano al Turismo di revocare il finanziamento di 3,7 milioni di euro per la partecipazione della Regione siciliana a Cannes ci pone degli interrogativi. Se gli atti erano regolari – si chiede De Luca – come affermato in un primo momento dall’assessore Scarpinato, perché oggi procedere alla revoca? Politicamente emerge chiaramente come il tentativo di ritornare a Cannes testimoni il ruolo giocato in questa faccenda da Fratelli d’Italia utilizzando un asse strategico per lo sviluppo dell’Isola: il Turismo. L’hanno voluto a tutti i costi, tant’è che minacciavano di far saltare le trattative sulla formazione del governo di fronte alla tiepida resistenza di Schifani. Adesso – conclude De Luca – ci aspettiamo che Scarpinato venga sollevato dal suo incarico per manifesta incapacità e gestione discutibile dei fondi pubblici. Noi andremo avanti fino a quando non verrà fatta piena luce sulla gestione del portafogli dell’Assessorato al Turismo”.
Lei sig. Cateno di Fiumedinisi, quando si dimette da presidente del consiglio comunale?
Non ho mai amato i “buoi che danno del cornuto all’asino” . in questo caso …..è giusto così!!!
Le dimissioni dell’assessore il minimo, stavano pappandosi quasi quattro milioni di euro di soldi pubblici.