Cantieri lavoro, David (Cgil) replica a Scoglio: dichiarazioni inverosimili. E intanto monta la rabbia dei commercianti

Cantieri lavoro, David (Cgil) replica a Scoglio: dichiarazioni inverosimili. E intanto monta la rabbia dei commercianti

Cantieri lavoro, David (Cgil) replica a Scoglio: dichiarazioni inverosimili. E intanto monta la rabbia dei commercianti

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mercoledì 19 Ottobre 2011 - 08:49

Il rappresentante della Fillea Cgil risponde all’assessore ai lavori pubblici: «E’ davvero scorretto, adesso, scaricare la responsabilità dei ritardi accumulati nei lavori addosso agli operai»

Come prevedibile le dichiarazioni rese qualche giorno fa dall’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio sui ritardi che stanno interessando i cantieri lavoro finanziati dalla Regione (vedi correlato), hanno generato le reazioni di sindacato e lavoratori. Sulla vicenda interviene oggi il segretario della Fillea Cgil Daniele David.

«L’intervento dell’Assessore Scoglio sulla “verifica dello stato di attuazione cantieri” non ci stupisce. Che questa Amministrazione non brilli per capacità di lettura delle condizioni reali della città e di gran parte dei suoi cittadini è, infatti, cosa purtroppo nota. Il rappresentante di giunta mostra di non riuscire a comprendere le condizioni oggettive e soggettive degli operai e delle operaie dei cantieri lavoro, a partire dalla natura giuridica dei contratti con cui sono stati impiegati: “contratti di lavoro a tempo determinato”, con tanto di qualifica e di rimandi al CCNL di comparto. Il fatto che la composizione operaia impegnata nei cantieri provenga da aree di forte disagio sociale non legittima il Comune, né qualsiasi altro datore di lavoro, ad ignorare le sacrosante rivendicazioni del diritto al salario (che ammonta, è bene ricordarlo, a 32 euro al giorno, meno di 5 euro l’ora)».

Per il rappresentante sindacale «è davvero scorretto, adesso, scaricare la responsabilità dei ritardi accumulati nei lavori addosso agli operai: per settimane abbiamo denunciato la mancanza delle figure professionali qualificate (emblematico il caso del cantieri di Briga Marina, fermato per un mese dalle dimissioni di un geometra), dei materiali più essenziali, delle attrezzature specifiche e la scarsa capacità di gestione persino degli infortuni e delle malattie degli operai. Come faccia l’Assessore Scoglio a definire “ingiustificata” la protesta degli operai rimane un mistero».

Il messaggio lanciato dal sindacato appare chiaro: inconcepibile colpevolizzare gli “anelli deboli” di ingranaggio che sin dall’inizio ha mostrato un funzionamento ben poco efficiente, cominciando dalla scelte, ben poco opportuna, di attivare dei cantieri nelle zone centrali della città. Un capitolo a parte andrebbe invece aperto sui criteri con cui la Regione ha predisposto nel bando la scelta dei lavoratori ex-disoccupati e le modalità con cui quest’ultimi siano alla fine stati selezionati, non tutti giovanissimi e anche per questo non facilitati nei lavori di fatica.

Se questa è la situazione al di là dei cantieri, al di qua delle “recinzioni”, monta la rabbia dei commercianti, legittimamente preoccupati del fatto che i tempi di conclusione non verranno rispettati, con inevitabili ripercussioni economiche anche nel periodo natalizio.

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