Casalvecchio. Assessori defenestrati: "Ecco perché Saetti ci ha cacciato"

Casalvecchio. Assessori defenestrati: “Ecco perché Saetti ci ha cacciato”

Carmelo Caspanello

Casalvecchio. Assessori defenestrati: “Ecco perché Saetti ci ha cacciato”

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venerdì 07 Luglio 2017 - 14:04

Il vicesindaco Palella e l'assessore Santoro: "Siamo stati vicini e presenti ai bisogni delle persone. La scelta del sindaco non è dettata dalla mancanza di fiducia come sostiene, bensì da ingerenze di persone a lui vicine, che niente hanno a che spartire con la nobiltà della politica”

CASALVECCHIO SICULO. “Con la consapevolezza e la certezza di aver svolto il nostro compito con spirito di sacrificio e abnegazione nei confronti del nostro paese e di tutti i cittadini, ci è stato comunicato con missiva, e non da lei, che non ricopriamo più il ruolo di assessore al Comune di Casalvecchio”. Non si è fatta attendere la risposta al sindaco Marco Saetti da parte del vicesindaco, Carmelo Palella (responsabile del Bilancio) e dell’assessore Salvatore Santoro. I due sono stati “defenestrati” ieri in quanto, sostiene il primo cittadino “è venuto meno il rapporto fiduciario”. D’altro tenore la lettera inviata dagli ormai ex amministratori al sindaco.

“In questi anni – sostengono Palella e Santoro – siamo stati vicini e presenti ai bisogni delle persone, soprattutto in momenti di calamità e di improvvise necessità, che il nostro paese ha dovuto affrontare. Al contempo, memori di aver rappresentato e servito la cittadinanza, in modo efficiente ed esemplare con tempestività e dovizia e di cui lei spesso ci ha gratificato”. Ed ancora: “Abbiamo provato con umiltà e correttezza a creare rapporti collaborativi con tutti ed abbiamo sempre offerto la nostra disponibilità per creare il bene comune nel nostro paese. Certamente lei – scrivono ancora Palella e Santoro rivolgendosi al sindaco – fra le altre cose, dimentica quel giugno del 2013 quando, assente da oltre 5 lustri dal suo paese, è stato vincitore in modo trionfale delle elezioni amministrative, momento in cui è stata segnata una svolta epocale e alla quale noi crediamo, di aver personalmente contribuito.

In questi ultimi tempi la sua figura stinta, appannata ed offuscata da un comportamento irrazionale, ingiustificato e spesso irriguardoso verso gli altri, non ha fatto altro che inclinare i rapporti non solamente con noi ma con componenti dell’Amministrazione e con i cittadini. La scelta suggerita – conclude la lettera dei due ex assessori – come lei scrive da “mancanza di rapporto di fiducia”, è invece dettata fra l’altro, da ingerenze di persone a lei vicine, che niente hanno a che spartire con la nobiltà della politica”. A Casalvecchio si comincia a respirare aria di campagna elettorale. L’appuntamento con le urne è per la primavera del 2018.

Carmelo Caspanello

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