La magistratura revoca il blocco dei conti disposto per l'ex commissario regionale sotto processo per i lavori al Torrente Bisconte
Messina- Tornano nella disponibilità di Maurizio Croce le somme trovate sui conti correnti dell’ex Commissario regionale al Dissesto coinvolto nell‘inchiesta della Procura di Messina su alcuni casi di lavori che sarebbero stati “pilotati” per favorire vari soggetti.
Cade sequestro delle somme di Maurizio Croce
La giudice per le indagini preliminari Simona Finocchiaro ha revocato il sequestro di somme fino a 100 mila euro, accogliendo la richiesta dell’avvocato Bonaventura Candido, difensore di Croce. La Procura si era espressa per il rigetto della richiesta. A suo tempo erano stati materialmente congelati 103 mila euro, quanto depositato sui conti correnti di Maurizio Croce. Il sequestro ora cade integralmente. Complessivamente era stato disposto il blocco di oltre 200 mila euro a carico di una parte degli indagati.
Processo a ottobre per tutti
Croce nel frattempo è andato ai domiciliari a Roma e attende l’avvio del processo, fissato per il prossimo autunno. L’ex consigliere comunale di Messina e gli altri imputati coinvolti sono stati rinviati a giudizio (leggi tutti i nomi) e per tutti il dibattimento si aprirà il prossimo 22 ottobre.
L’indagine sui lavori al torrente Bisconte
Corruzione, finanziamento illecito ai partiti, truffa e tentata truffa i reati contestati dai pubblici ministeri Liliana Todaro e Marco Accolla, titolari del caso, alla fine degli accertamenti della Guardia di Finanza scattati dopo i controlli al cantiere al torrente Bisconte di Messina e le dichiarazioni dell’imprenditore titolare, Capizzi di Maletto. Da lì le indagini sulla gestione della struttura commissariale regionale.
E come al solito finisce tutto a tarallucci e vino allegria.