Il senatore Pd: "Quei soldi sono chiusi in un cassetto. Chiedo che venga assicurato subito l’assegno per i non autosufficienti fino ad aprile 2018"
“Da mezzanotte ho iniziato lo sciopero della fame, una decisione combattuta. E’ la prima volta, da quando faccio politica, che pratico questo metodo di dialogo nonviolento, ma non c’era altra strada visto la situazione di grande sofferenza di migliaia di disabili gravi e gravissimi della Sicilia”.
“VENGANO SUBITO DESTINATI AI DISABILI I 40 MILIONI GIA' STANZIATI"
Il senatore del Pd, Davide Faraone, chiede che venga “assicurato subito l’assegno per i non autosufficienti fino ad aprile 2018, che venga immediatamente predisposto il nuovo decreto del presidente della Regione che regoli i criteri e le modalità di accesso all’assegno da maggio in poi e, infine, che vengano subito destinati i 40 milioni di euro già stanziati per i disabili gravi e chiusi in un cassetto”. Faraone ha annunciato lo sciopero della fame per l amancata erogazione dei fondi ai disabili a mezzanotte, durante una diretta facebook.
“BEN SVEGLIATO ASSESSORE RAZZA!”
“Sono felice – ha sottolineato – che Razza si sia svegliato bacchettando i commissari Asp. Ben svegliato assessore! Glielo chiediamo da mesi, però il problema non è solo la schizofrenia burocratica delle 9 Asp e non riguarda solo i dirigenti. Riguarda anche voi, il governo regionale, perché il nuovo decreto, quello che deve regolare le modalità di accesso ai contributi e le somme da destinare da maggio in poi non c’è ancora e siamo a luglio. Quindi, mentre ancora si aspettano i soldi fino ad aprile 2018, non sappiamo cosa avverrà da maggio in poi e stiamo o accumulando ritardo su ritardo”.
“UNA BATTAGLIA INCOLORE”
“La mia battaglia – ha concluso Faraone – è incolore perché occuparsi dei diritti degli ultimi non ha colore politico, e soprattutto non vuole strumentalizzare un tema che mai e poi mai strumentalizzerei. Se le persone si incazzano, lo fanno perché c’è un motivo e non per fare sceneggiate. E il motivo c'è eccome, e andrò avanti sino a quando non si troveranno soluzioni concrete per garantire il diritto alla dignità agli ultimi”.