Emergenza cinghiali, gli animalisti chiedono di partecipare al tavolo

Emergenza cinghiali, gli animalisti chiedono di partecipare al tavolo

Emergenza cinghiali, gli animalisti chiedono di partecipare al tavolo

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lunedì 16 Luglio 2018 - 08:38

"Allarmati dalle notizie relative a provvedimenti di massiccia campagna di abbattimento. Esistono interventi non cruenti"

Riunione tra vari rappresentanti di associazioni animaliste ed ambientaliste cittadine oltre che di volontari per discutere della probematica cinghiali "allarmati" anche dalle notizie apprese tramite stampa di annunciati provvedimenti di “massiccia campagna di abbattimento” .
I partecipanti all'incontro hanno evidenziato la necessità di affrontare e risolvere il problema della presenza dei cinghiali in ambito urbano e delle criticità che la presenza dei cinghiali ha avuto ed ha nei territori, con evidenti potenziali rischi per la popolazione, ma che qualsiasi intervento debba scrupolosamente osservare la normativa vigente e salvaguardare il benessere degli animali.
Dopo ampia disamina della normativa nazionale e regionale e dei provvedimenti assunti in altri territori, si è convenuto che "nelle aree del territorio della Regione diverse dalle aree protette, le disposizioni sono demandate alle ripartizioni faunistico-venatorie competenti per territorio”, e pertanto non al Comune.
L'assessorato regionale dell'Agricoltura – Servizio 7 – gestione faunistica del territorio, ha precisato in una nota inviata il 30 ottobre del 2015 alla Prefettura ed al Comune di Messina, che la legge regionale numero 18 del 2015 consente interventi di controllo della fauna mediante abbattimenti selettivi ma “qualsiasi intervento di controllo non può prescindere dal monitoraggio della specie per verificarne l'eventuale reale necessità. Il piano di controllo è soggetto al parere prevenivo dell'Ispra nonché alla procedura Via-Vas”.
Stabilito, insomma, che la competenza fondamentale in tema di controllo della fauna selvatica è della Regione e delle sue diramazioni locali, il sindaco può eventualmente “con proprie ordinanze disporre interventi preventivi mirati all'allontamento degli animali od eventualmente, come estrema ratio, richiedere l'intervento delle guardie provinciali o del corpo forestale per eliminare, mediante abbattimento selettivo solo ed esclusivametne quell'animale o quel nucleo circoscritto di animali che dovessero costituire pericolo”.
Le associazioni animaliste rimarcano che esistono interventi non cruenti volti a contenere e controllare lo sviluppo della fauna selvatica e nello specifico dei cinghiali (metodi ecologici) oltre che soluzioni per arginare il fenomeno della presenza dei cinghiali in ambito urbano o in proprietà condominiali (reti metalliche, reti elettrificate, cattura con chiusini e liberazione in aree vocate, ecc..).
Allo stesso tempo è necessario dare piena attuazione all'ordinanza sindacale del 20 ottobre 2015 nella quale sono date indicazioni agli enti competenti ed ai cittadini “per scongiurare il verificarsi di situazioni di pericolo a tutela della pubblica e privata incolumità”;
Nella consapevolezza che la problematica della presenza dei cinghiali vada risolta e che da parte delle associazioni e dei volontari vi è la piena disponibilità a collaborare con le istituzioni per trovare soluzioni condivise che rispettino la normativa e tutelino il benessere degli animali, è stato chiesto che le associazioni animaliste ed ambientaliste vengano convocate nei prossimi tavoli tecnici per dare il proprio contributo alla risoluzione della suddetta problematica.

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