Il capogruppo di minoranza: "Siamo alla farsa. Ecco perché abbiamo votato contro. E' arrivato il momento di andare tutti a casa e mettere la parola fine a questo teatrino"
FURCI SICULO. “Andiamo tutti a casa e finiamola con questa farsa”. L’affondo del capogruppo di minoranza, Francesco Rigano, arriva all’indomani dell’approvazione del Conto consuntivo 2016, passato in aula ieri sera con sei voti favorevoli e cinque contrari, quelli dei quattro consiglieri di minoranza (era assente Francesco Moschella) e del dissidente Santino Settimo. Nelle fila della maggioranza erano assenti Martina Casablanca e Agatino Pistone. “Ci troviamo di fronte ad un esercizio finanziario ballerino – chiosa Rigano – che chiudiamo con un disavanzo di 400mila euro che si porterà dietro il Bilancio di previsione per il 2017, per il quale è giunto un commissario. Se si fosse già approvato si sarebbe potuto procedere con un assestamento, invece ci portiamo dietro un disavanzo che in teoria dovrebbe essere ‘annullato’ entro la fine della consiliatura, vale a dire entro la primavera, prima delle prossime elezioni amministrative”. Rigano è un fiume in piena. “Il parere favorevole dell’ufficio finanziario e del revisore rappresentano una certificazione dello stato dei fatti. Al di la di ciò, da quanto registrato nell'ultimo mese, o poco più, emergono chiaramente due cose. La prima riguarda il balletto tra Giunta e Consiglio che ha portato all'approvazione del consuntivo. La maggioranza – spiega il capogruppo di minoranza – ha rispedito lo strumento finanziario all'esecutivo in virtù di una prescrizione di 132mila euro del revisore. Soldi che il revisore diceva di inserire, come alla fine è accaduto, nel consuntivo. E che la Giunta voleva inserire nel previsionale, rivendicando la correttezza della procedura. Alla fine ha vinto la maggioranza sulla Giunta. Ed è scattata la corsa contro il tempo per le modifiche. Se non si fosse esitato il consuntivo entro il 23 novembre, Giunta e Consiglio sarebbero andati a casa. Ecco – sottolinea Rigano – che ci viene chiesto, anche a noi della minoranza, di anticipare la riunione del civico consesso. Accordiamo". L'ok allo strumento finanziario si è anche tinto di… giallo. "Non appena abbiamo dichiarato il nostro voto contrario – rimarca Rigano – il capogruppo di maggioranza Angelo Garufi ha chiesto la sospensione della seduta per cinque minuti. Al rientro non si ripresenta più un consigliere, l’indipendente Raluca Sandra. Assenza determinante per far passare il Consuntivo. Il suo voto contrario avrebbe portato alla parità, 5-5, e lo strumento finanziario si sarebbe arenato”. Si giunge all'altra "cosa" che a dire del capo dell'opposizione è emersa nelle ultime settimane ed ha portato al no della minoranza. "Un no di natura politica – incalza Francesco Rigano – poiché si evince l’incapacità gestionale dell’attuale amministrazione, con delle contraddizioni in termini rappresentate tra l'altro da due consiglieri-assessori, Ralli e Ucchino, che si sono ritrovati a sconfessare l’esecutivo del quale fanno parte. Mi sembra tutto un teatrino. Sul previsionale – annuncia il capogruppo dell’opposizione – farò la guerra, sotto il profilo politico e tecnico. Ci sono tante cose che l’Amministrazione dovrà spiegarci…”.