Oltre 200 cittadini hanno presentato in un municipio una petizione chiedendo controlli sulle antelle di telefonia mobile installate nel perimetro urbano
FURCI. E’ trascorso quasi un anno da quando il Consiglio di Furci ha approvato il regolamento comunale per l’installazione degli impianti fissi di telecomunicazioni per telefonia cellulare e radiotelevisiva. Era il 18 aprile del 2016. Da allora non si è saputo più nulla. A riesumare l’argomento, oggetto di una petizione popolare firmata da oltre duecento cittadini, sono stati i consiglieri di minoranza, i quali hanno presentato una interrogazione. La risposta è giunta nel corso dell’ultima seduta del civico consesso.
Il primo cittadino in premessa ha evidenziato che “comunque la natura di tale misura è stata intesa come integrazione e variazione alle norme di attuazione del piano regolatore generale. Proprio per la complessità della materia – aggiunge – devo dichiarare che a tale scopo è stato fatto poco o nulla”. Foti ha specificato che gli adempimenti pubblicati sulla gazzetta ufficiale e la conseguente spedizione alla regione siciliana attraverso l’emanazione dei relativi bandi non sono stati ottemperati. Certamente per la mole di lavoro che afferisce all’ufficio tecnico-urbanistico, che ne ha ritardato il procedimento”.
Gli indirizzi approvati dal Consiglio obbligano tra l’altro l’installazione di una scatola nera che monitori le immissioni in atmosfera delle onde elettromagnetiche e l’autoregolamentazione in caso di eccesso. Contestualmente viene predisposta una relazione tecnica semestrale a salvaguardia di quelli che possono essere i vari problemi. Il sindaco ha sottolineato che i due impianti “esistenti nel nostro territorio sono stati regolarmente approvati dal nostro ufficio tecnico urbanistico alla luce delle valutazioni di tutti gli atti a supporto, sia da parte dell’Asp quanto dell’Arpa e rispondono ai requisiti di sicurezza e tutela ambientale. Comunque – conclude Foti – pur non volendo giustificare il ritardo nel non aver velocizzato questa azione amministrativa, io in primis e l’ufficio tecnico, ci impegniamo ad attivare le procedure in tempi brevi e portare a compimento gli indirizzi dettati dal Consiglio comunale”.
Carmelo Caspanello