Vertice nel Comune furcese tra gli assessori all'Ambiente Lombardo e Ucchino. Nel mirino erano finiti i cittadini che avrebbero abbandonato sacchi di immondizia nei paesi... altrui
Si stempera la tensione tra i Comuni di S. Teresa di Riva e Furci sul “caso rifiuti” scoppiato nei giorni scorsi in seguito ad un post del sindaco santateresino, cateno De Luca, nel quale asseriva che dai controlli eseguiti su un sacchetto della spazzatura abbandonato lungo le strade del paese che amministra si sarebbe risaliti ad un cittadino di Furci. I furcesi, dal canto loro, hanno sostenuto che da quando nel centro vicino sono stati eliminati i cassonetti in virtù dell’entrata in vigore della differenziata, alcuni santateresini avrebbero butto l’immondizia nei cassonetti di Furci, gonfiandoli a dismisura. Nel pomeriggio di martedì si sono incontrati gli assessori all’Ambiente delle due cittadine, Gianmarco Lombardo e Rosaria Ucchino, che ha fatto gli onori di casa nei locali del palazzo municipale di Furci. E’ emersa piena sintonia di pensiero e di intenti. Entrambi hanno tenuto a precisare che “nessuna delle rispettive amministrazioni ha nulla contro gli abitanti dei due paesi”. Inoltre hanno fatto presente che saranno incentivati i controlli per consentire il buon funzionamento del servizio rifiuti in entrambi i Comuni”.
Un passo avanti. In attesa che anche a Furci si avvii la differenziata. Ma i tempi non sono brevi. L’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva ha annunciato intanto che il territorio sarà monitorato con delle telecamere a circuito chiuso per contrastare gli incivili che alimentano le discariche abusive nonostante l’opera di bonifica svolta dagli addetti. Nei giorni scorsi, nel palazzo municipale santateresino, si è tenuta una riunione operativa con i responsabili della società che gestisce il servizio di igiene ambientale a Santa Teresa, con l’esperto del sindaco, il comandante dei vigili, i responsabili dell’ufficio tecnico, la giunta al completo, per fare il punto della situazione a quasi due mesi dalla gestione con l’Aro Comunale.
Carmelo Caspanello