L'uomo ha visto chiudere l'account su Play Store ed ha citato il colosso davanti al giudice di pace dello Stretto, che gli ha dato ragione.
E' messinese l'uomo che ha fatto causa a Google, ottenendo vittoria. Anche se per pochi spiccioli, ovvero poco più di 22 euro. E’ questo l'importo che Google Payment Ltd dovrà restituirgli. Il colosso dovrà anche pagare spese di giustizia e legali.
Il messinese si è rivolto al giudice di pace chiedendo la restituzione dei soldi versati per aprire il proprio account Google Wallet, chiuso senza che avesse nemmeno avuto la possibilità di utilizzare.
M.G., queste le iniziali dell'uomo, davanti alla “chiusura ingiustificata” del proprio account di distribuzione sul play store Google ha chiamato in causa la società.
Assistito dall’avvocato Andrea Caristi ha citato il colosso in base al cosidetto ‘procedimento europeo per le controverse di modesta entità’. Al giudice ha chiesto di dichiarare l’inadempienza contrattuale per “sospensione ingiustificata” del suo account, chiedendo la restituzione dei 25 dollari versati, oltre al risarcimento dei danni per l’impossibilità di continuare a vendere i suoi prodotti su Google Play.
Google Payment Ltd si è costituita in giudizio, sollevando numerose eccezioni di giurisdizione e asserendo la competenza del tribunale di Santa Clara (California) o del Regno Unito (Galles).
Per la società, inoltre, l’inadempienza contrattuale da cui era derivata la chiusura dell’account Wallet era stata commessa dallo stesso messinese in violazione del contratto di distribuzione per gli sviluppatori di Google Play “per essersi connesso – spiega il giudice ricostruendo la vicenda – a un account in violazione, nonché per averne tentato la riapertura”.
Ma Il giudice di pace, ritenuta la sua competenza e giurisdizione, ha deciso ed ha condannato la piattaforma a restituire al messinese 25 dollari.
Fonte: AdnKronos