Metanizzazione, esposto in Procura e atto stragiudiziale dei Comuni Jonici

Metanizzazione, esposto in Procura e atto stragiudiziale dei Comuni Jonici

Metanizzazione, esposto in Procura e atto stragiudiziale dei Comuni Jonici

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mercoledì 13 Dicembre 2017 - 11:32

Assemblea dei sindaci sulla decurtazione dei contributi concessi a 12 dei 15 Comuni interessati all'opera per complessivi 2 milioni di euro. Sarà presentata anche una interrogazione parlamentare

FIUMEDINISI. “Il rischio della decurtazione del 5% del finanziamento per la metanizzazione (per 2 milioni di euro), concesso nel 2014 a 12 Comuni jonici su 15 interessati alla realizzazione dell’opera, è concreto. Ma noi ci siamo attivati per opporci”. A parlare è il primo cittadino di Fiumedinisi, Comune capofila, Giovanni De Luca, il quale ha presieduto l’assemblea dei sindaci del Bacino Sicilia jonico peloritano. Erano assenti i sindaci o delegati di Itala, Scaletta, Savoca e Roccalumera (per quest’ultimo centro era presente il tecnico Della Scala). De Luca ha ripercorso i punti salienti della vicenda che ha portato all'emanazione dei decreti, procedimento avviato tra dicembre 2016 e gennaio 2017 dal Dipartimento regionale all’Energia. “Oltre all'esposto presentato alla Procura di Palermo dal Comune di Fiumedinisi – spiega il sindaco del centro collinare – lo stesso inoltrerà un atto stragiudiziale per chiedere l'immediata revoca del provvedimento, apparso fin dal principio palesemente illegittimo sia nella forma che nella sostanza. Dal momento che i decreti di riduzione del contributo sono stati emessi nei confronti di ciascun Ente – aggiunge – si procederà singolarmente anche dell'eventuale successivo ricorso al Tar, qualora l'autotutela non dovesse essere esercitata dal Dipartimento dell'Energia. Ovviamente l'azione e i contenuti del ricorso saranno condivisi visto che la contestazione su cui si fondano i provvedimenti è la stessa. In ogni caso, al momento, la notifica del decreto è stata fatta soltanto al Comune di Fiumedinisi, quindi gli altri 8 attenderanno la formale notifica per agire nelle forme più idonee”. Presenti alla riunione il legale del Bacino, l’avvocato Carmelo Moschella, il responsabile unico del procedimento, geometra Giuseppe Giardina ed altri rup di altri Comuni, l'impresa concessionaria FinConsorzio, rappresentata dai geometri Milazzo e Finocchiaro e dall'Ingegnere Giuseppa Testa, che è intervenuta per spiegare gli aspetti amministrativi della vicenda. “L'assemblea è stata aggiornata a breve – ha evidenziato Giovanni De Luca – non appena si avranno eventuali riscontri alla richiesta di revoca in autotutela formulata dal Comune di Fiumedinisi. Si sta pensando anche ad una interrogazione parlamentare da parte dell'on. Cateno De Luca, non presente alla riunione ma informato dei fatti, anche perché all'epoca della pubblicazione del bando di gara e della stipula del contratto di concessione era Sindaco del Comune di Fiumedinisi, capofila del Bacino”.

LE SOMME DA RESTITUIRE: Fiumedinisi 208mila euro; S. Teresa 250mila, Roccalumera 250mila, Alì Terme 246mila, Furci 235mila, Sant’Alessio 215mila, Nizza 197mila, Pagliara 186mila e Itala 149mila. Si attendono i decreti per quanto riguarda Casalvecchio, Savoca e Scaletta. Alì, Antillo e Mandanici non avevano ottenuto contributi comunitari, quindo non dovranno restituire nulla.

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