Assolti perché il fatto non sussiste il dottore Di Tommaso e l'ingegnere Briguglio. Erano accusati di non aver rimosso tempestivamente eternit ed altro materiale pericoloso e non aver bonificato i luoghi. Gli imputati, sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Rina Frisenda e Antonio Scarcella
NIZZA DI SICILIA. Il Tribunale penale di Messina, giudice monocratico Giovanni Grasso (Pm Alessandro Ziino), ha assolto perché il fatto non sussiste l’ex sindaco Giuseppe Di Tommaso e l’ingegnere Giovanni Briguglio dai reati contestati, per aver omesso di provvedere alla tempestiva rimozione di rifiuti speciali pericolosi (eternit ed altro) e per aver omesso di provvedere alla bonifica dei luoghi ove erano stati depositati i detti rifiuti pericolosi. Difendevano gli imputati, rispettivamente gli avvocati Rina Frisenda e Antonio Scarcella. I fatti contestati riguardavano rifiuti pericolosi, nella specie eternit, lasciati notte tempo da ignoti nei pressi del campo sportivo del Comune di Nizza di Sicilia, contrada Landro e segnalati dal Comando della locale Polizia Municipale. La procura ha ipotizzato i suddetti reati omissivi nei confronti del dott. Di Tommaso, quale Sindaco pro tempore, e l’ing. Giovanni Briguglio, quale Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Nizza di Siclia, stante che gli stessi non si erano adoperati tempestivamente a far rimuovere i detti rifiuti. Le difese hanno dimostrato che, contrariamente a quanto sostenuto dall’accusa, sia il sindaco quanto l’ingegnere Briguglio si erano già adoperati ad affidare l’incarico all’ingegnere Giuseppe Puglisi per la redazione del Piano comunale Amianto e che la procedura prevedeva che, per rimuovere i detti rifiuti, bisognava affidare l’incarico ad una ditta specializzata nel settore. Veniva altresì evidenziato che il Comune di Nizza di Sicilia, pur con le limitate risorse finanziarie, aveva provveduto in passato allo smaltimento sempre di rifiuti pericolosi (eternit) per un importo complessivo di circa 40mila euro. Dall’istruttoria dibattimentale non sono emersi elementi a sostegno dell’accusa, anzi è stato dimostrato che sia il sindaco quanto l’ing. Briguglio hanno sempre svolto le relative funzioni con proficuo impegno e professionalità.