Le esequie alle 15.30 a San Camillo. Ieri l'esame medico legale sul corpo della donna morta dopo aver dato alla luce il suo primo figlio. Serviranno almeno due mesi per avere i risultati ufficiali.
Sarà celebrato oggi pomeriggio alle 15.30, nella chiesa della parrocchia di San Camillo, il funerale di Lavinia Marano. Familiari e amici si stringeranno nel ricordo della quarantaquattrenne spirata lo scorso 23 settembre al Policlinico, qualche ora aver dato alla luce Francesco, il suo primo figlio, per accompagnarla nell'ultimo viaggio.
Il corpo di Lavinia è stato restituito alla famiglia dopo l'autopsia, eseguita ieri nell'ospedale Universitario dalla dottoressa Elvira Ventura Spagnolo dell'istituto di medicina legale e dal professore Antonio Chiantera de La Sapienza di Roma. L'esame è andato avanti a lungo, fino a ieri sera, e i periti si sono riservati almeno due mesi per depositare le loro conclusioni al procuratore aggiunto Giovannella Scaminaci, titolare del caso insieme al sostituto Rossana Casabona.
Dalle prime indiscrezioni pare che l'esame confermi che le condizioni di Lavinia erano fortemente compromesse già subito dopo il parto, e i due interventi effettuati per fermare l'emorragia probabilmente non avrebbero comunque potuto salvarla. Sarà soltanto alla fine della consulenza, però, che i due medici legali potranno fornire maggiori indicazioni ai magistrati, utili ad individuare eventuali responsabilità tra i tredici camici bianchi del Policlinico indagati per omicidio colposo.
Oltre a quello scientifico, i magistrati hanno chiesto ai carabinieri di approfondire il caso dal punto di vista strettamente investigativo: non si sono accontentati della versione offerta dai sanitari coinvolti e dai primari dei reparti, vogliono sentire anche altri testimoni per verificare la catena di decisioni assunte quella sera e poi quella tragica notte, in quelle poche ore, troppo poche per mamma e figlio, trascorse tra la nascita del neonato e la morte di Lavinia. A lavoro gli uomini del Capitano Paolo Leoncini, ai comandi della compagnia Messina Sud.
Alessandra Serio
