Il sindaco neo confermato risponde all'opposizione guidata da Michele Pino. Intanto la Regione chiarisce i dubbi sulla legittimità dei lavori del consiglio comunale
Oliveri – “In un paese di circa 2 mila abitanti evitare di affidare incarichi e lavori a parenti degli amministratori è praticamente impossibile, a meno che non si vada a “pescare” tra le ditte esterne al territorio. Le imprese che hanno lavorato durante la mia passata amministrazione sono le stesse che hanno lavorato sotto le amministrazioni precedenti, soltanto che durante i nostri 5 anni hanno lavorato di più. La differenza è questa, e accade perché noi siamo riusciti ad attrarre finanziamenti per circa 8 milioni di euro”. E’ secca la replica del sindaco appena riconfermato alla guida di Oliveri, Francesco Iarrera, alle accuse dell’opposizione guidata da Miche Pino, candidato a primo cittadino sconfitto e precedentemente sindaco anche lui.
Iarrera replica: “Opposizione ascoltata”
Iarrera difende il proprio operato, in vista del primo consiglio comunale, convocato per il prossimo 25 giugno, e replica anche alle affermazioni relative alla mancanza di democrazia al Municipio: “Le sedute di consiglio sono in streaming, se si va a controllare si vedrà che l’opposizione ha sempre parlato più della maggioranza”.
Il terremoto politico a Oliveri
La lista SiAmOliveri, con la clamorosa decisione di dimettersi in massa, sia i consiglieri eletti in minoranza che gli eventuali subentranti in surroga, avevano illustrato il motivo della scelta spiegando che nei 5 anni scorsi non hanno avuto risposte alle interrogazioni e alle richieste di accesso agli atti.
“Non è vero che le interrogazioni sono rimaste senza risposta- afferma Iarrera – ad eccezione dell’ultima relativa ai decreti di finanziamento, secondo me una richiesta speciosa presentata solo per mettere in difficoltà gli uffici, perché reperire tutti i decreti, soprattutto quelli di importi meno rilevanti, non è semplice”.
Consiglio comunale formato “ridotto”
L’amministrazione Iarrera intanto ha chiesto lumi all’assessorato regionale Enti Locali sugli effetti delle rinunce ed ha ottenuto risposta: il prossimo consiglio si insedierà con i soli 7 consiglieri di maggioranza e sarà pienamente operativo.
La battaglia continua fuori dal Municipio
Intanto Michele Pino continua a lavorare al dossier sulla Parentopoli al Comune e all’opposizione “fuori dal palazzo”, attraverso azioni di comitati di cittadini ed altre iniziative politiche.