Così l’assessore regionale sulla vicenda del bambino morto al Policlinico. Acquisita tutta la documentazione «per verificare l’esistenza di eventuali altre responsabilità cliniche»
«Non ci sono stati nè ritardi nè inadempienze del 118 nei due casi di presunta malasanità segnalati in questi giorni da alcuni organi di informazione. Tuttavia ho già disposto l’acquisizione di tutta la documentazione relativa ai due casi per verificare l’esistenza di eventuali altre responsabilità cliniche». Lo afferma l’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, dopo le prime risultanze dei controlli dei funzionari dell’assessorato sui casi del bambino morto nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina e del paziente morto all’ospedale di Vittoria in seguito a incidente stradale avvenuto a Comiso. Secondo quanto ricostruito da Dino Alagna, responsabile del servizio programmazione dell’emergenza dell’assessorato, sono state rispettate le linee guida regionali e i protocolli operativi delle centrali. «Nel caso del bambino messinese – spiega Alagna – il trasporto, peraltro effettuato non dal servizio del 118 ma dalle ambulanze dell’azienda ospedaliera “Papardo – Piemonte”, è stato effettuato senza alcun tempo di attesa dal momento che l’ambulanza, dotata delle necessarie attrezzature, si trovava già sul posto».