Le reazioni politiche a Messina. Le dichiarazioni di Siracusano, Calderone, Musolino, De Luca (M5S), Hyerace, Tripodi (Uil) e Geraci
MESSINA – Il caso Scurria e il pasticcio risanamento. Come ha reagito il mondo politico messinese all’avvio della procedura di revoca della nomina del sub commissario? C’è chi tace e chi interviene.
Siracusano: “La scelta di Schifani sbagliata e incomprensibile”
Netto il giudizio della deputata di Forza Italia e sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano, sponsor politico del sub commissario: “La scelta del presidente Renato Schifani di revocare l’incarico di sub commissario a Marcello Scurria è sbagliata e incomprensibile. Una decisione evidentemente suggerita da cattivi consiglieri o magari da nuovi precari e strampalati equilibri politici. E lontana anni luce dal territorio e che non tiene in alcun modo conto dello straordinario lavoro fatto in questi anni per la comunità”.
Calderone (Forza Italia): “Scurria non risponda sui giornali, la procedura va rispettata”
Il deputato nazionale di Forza Italia Tommaso Calderone sembra prendere le distanze da Scurria e dalla collega di partito Matilde Siracusano. Così si pronuncia: “Ho avuto modo di ascoltare le dichiarazioni dell’avvocato Marcello Scurria, con le quali comunica la sua revoca di subcommissario di governo. Al di là dei contenuti, è opportuno precisare che non si tratta, tecnicamente, di una revoca ma esclusivamente di un avvio di procedimento. L’avvocato Scurria aveva un termine per controdedurre alle contestazioni e le controdeduzioni, a mio avviso, andavano fatte nel procedimento e non sui giornali o in televisione. Se Scurria ritiene iniquo un eventuale provvedimento di revoca, non
Musolino: “Solidarietà a Scurria, scelte non meritocratiche”
Così la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino: ““Esprimo tutta la mia solidarietà all’avvocato Marcello Scurria che apprendo essere stato rimosso dall’incarico di sub commissario al Risanamento di Messina. La decisione del Commissario, il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani spero non sia dettata da logiche politiche derivanti dalle alleanze dell’ultima ora e dalle improbabili folgorazioni sulla via di Damasco. La scelta di Schifani, in ogni caso, dimostra che il merito non è più il parametro con il quale si decidono le nomine degli amministratori pubblici. Evidentemente si decide in base ad altre logiche. Quando si conoscerà il nome del nuovo sub commissario tali logiche saranno, allora, svelate”.
De Luca (M5S): “Spaccatura in Forza Italia”
Così invece Antonio De Luca, capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle: “Dopo la discussa procedura di revoca dell’incarico a Franco Fazio come direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, è arrivata la notizia dell’avvio del procedimento di rimozione del sub commissario al risanamento di Messina, avvocato Marcello Scurria, da parte del presidente della Regione Renato Schifani, che è il commissario governativo per l’emergenza risanamento. Provvedimento scaturito da ‘specifiche criticità’ che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con Scurria. Bisogna, però, evidenziare che il governo regionale aveva sempre vantato i risultati ottenuti sul fronte dello sbaraccamento tramite la gestione del sub commissario Scurria e che quanto accaduto evidenzia anche una spaccatura a livello politico che si è venuta a creare fra Schifani e la sottosegretaria Matilde Siracusano, entrambi di Forza Italia. Proprio la deputata e sottosegretaria Siracusano è l’artefice della norma che ha creato questa struttura commissariale e posto la guida in capo al presidente della Regione. Ricordo che in quel periodo l’amministrazione comunale non nascose il proprio disappunto rivendicando per sé quel ruolo che però fu assegnato al presidente Schifani, che poi delegò l’avvocato Scurria”.
“L’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina?”
Continua il De Luca Cinquestelle: “Forse in virtù delle recenti intese, e del ritrovato amore tra Schifani e il leader di riferimento del sindaco Basile, quella posizione viene rimessa in gioco attraverso il siluramento di Scurria e l’isolamento della sottosegretaria Siracusano che pare essere stata mantenuta all’oscuro della manovra. Delle due l’una: o il sub commissario Scurria non ha raggiunto i risultati elencati durante l’incontro tenutosi in prefettura il 16 novembre scorso, appena tre mesi fa, e mai sconfessati dai rappresentanti dell’amministrazione comunale e sempre vantati dal governo di centrodestra. O c’è qualcosa di veramente opaco nel provvedimento che prelude alla rimozione del delegato del presidente Schifani. Non vorrei che si stesse giocando l’ennesima sporca partita sulle spalle di Messina e della sua centenaria piaga delle baraccopoli. Ancora una volta Messina paga i giochi di potere dei palazzi palermitani in cui un ruolo sostanziale sembra giocare chi, fino a ieri, si stracciava le vesti per far credere di difendere la città dalla cattiva banda che governa la Regione”.
Hyerace: “La revoca? Il pegno a una ritrovata alleanza”
Ed ecco il segretario provinciale del Partito democratico Armando Hyerace: “Pur non essendo chiare le ragioni che hanno indotto Schifani a revocare l’incarico di subcommissario per il risanamento all’avvocato Scurria, qualche idea diventa inevitabile che baleni per la mente, specie dopo i recenti slanci di stima palesati dal presidente della Regione Siciliana verso il deputato, sindaco di Taormina. A breve, potrebbe essere anacronistico continuare a distinguere tra centrodestra e De Luca: a guardare bene sembrano avviarsi, sempre più a essere la stessa cosa. La prima è una coalizione smembrata e litigiosa, dove il secondo cerca di introdursi come leader. Ed è lecito pensare che le notizie di oggi siano una conferma di questo processo di osmosi. Non sappiamo cosa ci sia dietro il procedimento di revoca. Ma è più che lecito pensare a un disegno politico finalizzato a rinsaldare la ritrovata alleanza con De Luca in un giochino elettorale/propagandistico”.
Uil: “Ancora un accordo di palazzo e Messina ne fa le spese”
Non manca pure il sindacato. Interviene Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina: “L’improvvida e ingiustificata revoca, decisa dal presidente Schifani, rappresenta un palese atto di ostilità nei confronti della città e dei suoi cittadini. Ancora una volta, Messina subisce decisioni e scelte basate solo ed esclusivamente su tenebrosi accordi di “palazzo” che nulla hanno a che vedere con i reali interessi del territorio e dei cittadini. La positiva azione svolta, in quasi due anni, dall’avvocato Scurria è oggettiva e non può essere offuscata dai giochi di potere che nulla hanno a che vedere con la definitiva cancellazione delle “favelas” messinesi. Temiamo che in questa brutta vicenda a farne le spese sarà proprio il risanamento che rischia una paralisi inaccettabile con le pesanti conseguenze nei confronti di centinaia di nuclei familiari che sono pronti ad uscire dal vergognoso limbo delle baracche”.
Prosegue Tripodi: “Pertanto, saremo attenti e vigili per evitare l’affossamento dei tanti progetti di demolizione e di rinascita sociale ed urbana. All’avvocato Scurria inviamo la nostra solidarietà e vicinanza per l’illogico trattamento subito”.
Geraci: “No al risanamento merce di scambio politico”
“Lo scontro politico e le future alleanze mi auguro che non siano terreno di gioco a discapito dei cittadini meno fortunati. Il risanamento a Messina non deve diventare merce di scambio politico. La questione “baracche” è sociale prima ancora che edilizia. Servono adeguate capacità umane per proseguire nel lungo iter di risanamento e dialogo trasversale con tutte le forze politico/associative della città”. Così il consigliere della Terza municipalità Alessandro Geraci (M5S).
Aggiunge Geraci: “Al netto delle appartenenze politiche, dispiace che sia stato rimosso l’avvocato Scurria. Come sub commissario al risanamento di Messiba, nel tempo, ha dimostrato empatia verso il territorio e disponibilità al dialogo”.
Pasticcio risanamento tra Scurria, Schifani e il De Luca ex “scatenato”
Terremoto Risanamento Messina, Siracusano. “Da Schifani decisione sbagliata e incomprensibile”

Revocato l’incarico a Marcello Scurria che aveva fatto del risanamento una sua ragione di vita con impegno e dedizione. Perchè questa revoca? Chi l’ha decisa? Schifani, De Luca, o lo stesso sindaco Basile che peraltro pende dalle labbra del suo mentore. Decisione sbagliata e inaccettabile! Cose incredibili accadono in questa città. Se uno lavora bene invece di sostenerlo lo mandano via!
Mi esprimo da semplice cittadino che decontestualizza l’operato di Scurria da valutazioni che non siano fattuali.Da semplice cittadino non posso fare a meno di dare,inoltre,una lettura sul suo operato che prescinda dal piano della rappresentazione mentale. Perchè è di essa che non possiamo fare a meno.raggruppando cognizione,etica,risultato,empatia.L’Avvocato ha ben operato ed il suo lavoro è stato speso nell’unica direzione possibile: il benessere dei cittadini.Purtroppo queste chiavi di lettura non appartengono alla destra che lungi dall’essere sociale trova la sua ragion d’essere nell’unica strada che conosce:raggruppare consenso.Se il popolo messinese avrà letto bene ciò che è accaduto alle sue spalle da 6 anni a questa parte il sub commissario troverà la possibilità di spendersi,anche in un ruolo più centrale,a vantaggio della comunità.
Quando una persona fa bene il suo lavoro come stava facendo l’AVV. SCURIA ARIVA QUALCUNO INCOMPETENTE E GLI TOGLIE L’INCARICO. SCHIFANI NON SEI CAPACE A GOVERNARE, non APPREZZI CHI fa BENE IL SUO INCARICO, RITIRATI.
L’avv. Scurria è una delle poche persone che ha degnamente operato nell’interesse della città e dei cittadini più fragili e meno ascoltati. E lo ha fatto con successo: troppo bravo!! E questa è, come si dice, vox populi. Perchè allora lo si rimuove dall’incarico nel quale ha ottenuto tanti e buonissimi risultati a vantaggio della città e dei suoi abitanti meno fortunati?
Possiamo fare qualcosa noi? Ora poco e niente. Ma siamo elettori, cari concittadini, e se questo ci sembra ingiusto e sbagliato una cosa la possiamo fare, ed è una cosa forte: ricordarcene al prossimo turno elettorale. Vi sembra poco?