I consiglieri di opposizione chiedono chiarimenti sulla mancata apertura a causa delle poche adesioni (appena sei) dei commercianti
Il mercato quindicinale di Roccalumera si è arenato ed i consiglieri di minoranza chiedono perché. Lo hanno fatto attraverso una interrogazione indirizzata al sindaco, Gaetano Argiroffi, al presidente del Consiglio e al segretario. Chiedono lumi sulle procedure per l’avvio del mercato e delle iniziative a supporto dei commercianti e degli artigiani, anche in virtù della delicata crisi economica che li attanaglia. Vien fatto un excursus dal 30 settembre 2014 ad oggi. Vale a dire da quando è stata individuata l’area da adibire a mercato sperimentale con cadenza quindicinale. La zona è quella che circonda il campo sportivo.
I consiglieri Rita Corrini, Giuseppe Melita, Antonella Totaro, Maria Grazia Saccà e Ada Maccarrone evidenziano che il 4 marzo del 2015 il Comune con una nota indirizzata ad alcune associazioni di categoria aveva richiesto il parere sul regolamento relativo di un mercato sperimentale. Il 12 marzo la Confesercenti “pur condividendo e incoraggiando le finalità dell’iniziativa, manifestava perplessità sulle caratteristiche della tipologia di mercato e sui potenziali benefici economico-sociali esprimendo parere non favorevole. Si invitava, al contempo, l’Ente ad organizzare eventi con una maggiore specificità dei prodotti o servizi offerti”.
Successivamente è stato approvato il regolamento comunale per disciplinare il mercato ed è stato avviato il procedimento per l’assegnazione in concessione dei posteggi presso il campo sportivo. Le istanze sono state valutate da una Commissione. La graduatoria definitiva venne pubblicata il 16 settembre del 2015 ma il 24 novembre dello stesso anno sono stati riaperti i termini per gli stalli vacanti. Su 30 posteggi disponibili, ne sono stati assegnati solo 6. La minoranza chiede al sindaco se sia stata “valutata una diversa tipologia di mercato coinvolgendo le associazioni di categoria e soprattutto gli imprenditori e se è intendimento dell’Amministrazione promuovere un tavolo di confronto per affrontare la problematica”.
Carmelo Caspanello