Lo Giudice replica immediatamente all'interrogazione della minoranza: "Ho chiesto all’ufficio tecnico di intervenire in via d’urgenza per la realizzazione di un sistema di tele controllo"
S. TERESA. Sul “caso” fogna in spiaggia, in merito agli episodi che si sono registrati il 18 e 26 agosto scorsi, oggetto di una interrogazione della minoranza presentata in mattinata, è intervenuto il sindaco, Danilo Lo Giudice.
“Ritengo doveroso si faccia chiarezza”, esordisce il primo cittadino il quale tiene a precisare che “si è sempre provveduto a sanificare e disinfettare le aree in questione, in occasione dei due episodi che hanno riguardato sversamenti in spiaggia a seguito del blocco delle pompe (nel primo caso a causa dei detriti e nel secondo caso a causa di una mancanza di corrente nella stazione di sollevamento)”.
Il primo cittadino aggiunge che “come si evince da alcune delle foto pubblicate, non si è provveduto semplicemente a mezzo ruspa ma con interventi utili a garantire la salubrità della nostra spiaggia”.
Lo Giudice va poi oltre: “Vorrei far capire di cosa parliamo e come funziona il troppi pieno. Nel nostro lungomare è presente una condotta che raccoglie le acque nere, con quattro stazioni di rilancio in cui sono presenti delle pompe che spingono i reflui da Bucalo a Barracca e fino al depuratore. Tutto funziona regolarmente – rimarca il sindaco – ma quando ad esempio si verificano delle pioggia intense, o si bloccano le pompe a causa di detriti o avviene un distacco di luce in una stazione di sollevamento, questo determina l’attivazione del troppo pieno con sversamento in spiaggia. Se ciò non avvenisse, tutti i reflui riempirebbero le case delle gente perché non vi sarebbe alcuna valvola di sfogo”.
La questione non sembra di immediata soluzione. “Per risolvere il problema non ci vogliono 100 o 200 mila euro (benché siano cifre importanti) – fa notare il sindaco – ma parliamo di milioni di euro in quanto il tutto richiederebbe comunque la realizzazione di un impianto fognario moderno, compatibile con l’espansione urbanistica avuta dagli anni 70-80 ad oggi.
A ciò si aggiunge che dal 2010 in poi, non vi sono stati bandi di finanziamento in tal senso, utili a poter risolvere questa problematica che non è presente a Santa Teresa di Riva e basta, ma che riguarda tutte le città di mare anche le più rinomate quali Rimini, Bari e così via.
Allo stato attuale, quindi – incalza Lo Giudice – ho chiesto all’ufficio tecnico di intervenire in via d’urgenza per la realizzazione di un sistema di ’tele controllo’ che avvisa quando una pompa va in blocco e si attiva il troppo pieno, in modo tale da essere subito a conoscenza del problema e poter così ridurre i tempi di intervento con limitazione di eventuali sversamenti”.
Il primo cittadino si rivolge poi all’opposizione: “Se la minoranza ha altre soluzioni – chiosa – le metta sul tavolo e saremo ben lieti di confrontarci come sempre. Appare strumentale però fare post e video ridicoli dopo ore che avviene il problema quando il buon senso imporrebbe di informare immediatamente gli uffici preposti per limitare il più possibile eventuali sversamenti. Ma ognuno agisce come ritiene più utile. Spero di essere stato esaustivo al fine di fugare ogni dubbio, sempre nella chiarezza che ha contraddistinto la nostra azione e l’informazione alla cittadinanza”.