S. Teresa. "Non neghiamo gli atti, la minoranza paralizza gli uffici"

S. Teresa. “Non neghiamo gli atti, la minoranza paralizza gli uffici”

Carmelo Caspanello

S. Teresa. “Non neghiamo gli atti, la minoranza paralizza gli uffici”

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martedì 05 Dicembre 2017 - 10:48

Il sindaco respinge le accuse del gruppo "Insieme per cambiare" e mostra i documenti "negati". Ed aggiunge: "Non è corretto creare falsi allarmismi sulle scuole. Nessun attacco al consigliere Migliastro. Io mi sono difeso..."

S. TERESA DI RIVA. “Gli atti ci sono, voi lo sapete. Ma il vostro obiettivo è quello di bloccare gli uffici con una miriade di richieste che riguardano un arco temporale minimo di 5 anni, dal 2012 al 2017”. Risponde in modo diretto il sindaco Danilo Lo Giudice ai consiglieri di minoranza Antonio Scarcella, Lucia Sansone e Carmelo Casablanca che questa mattina, con una nota, hanno “condannato” il primo cittadino in merito ad un post su facebook di attacco al consigliere Giuseppe Migliastro, incaricato a ricevere i documenti richiesti, su diversi argomenti, dall’opposizione. Non ultimo quelli inerenti la valutazione di vulnerabilità sismica degli edifici comunali, a partire dalle scuole. “In realtà il mio non è stato un attacco – ribatte Lo Giudice – bensì una difesa ad un attacco subito da Migliastro, il quale venerdì scorso in un post testualmente scriveva: ‘E’ ufficialmente finita la fase di eccessivo buonismo del gruppo di minoranza Insieme per cambiare’. Anche questa volta – chiosa il sindaco – si tenta di distogliere la realtà dai fatti e mi vengono mosse delle accuse di condanna dal capogruppo di minoranza alle quali sono costretto a rispondere con i fatti, senza polemica. Innanzitutto non è corretto creare falsi allarmismi in merito alle scuole, non è da persone responsabili. La minoranza – precisa il primo cittadino – ha chiesto in data 28 agosto con un’interrogazione una risposta orale in merito alle scuole e quindi, per come da loro richiesto, ho risposto “a parole” in Consiglio comunale in maniera puntuale e precisa (per chi ci legge l’interrogazione può avere risposta orale o scritta). Magari – prosegue Lo Giudice – sarebbe stato utile prima di presentarla, visionare gli atti, capire lo stato dell’arte (e quindi che non c’era neanche bisogno di interrogare). Adesso richiedono gli atti inerenti le scuole di cui abbiamo già discusso e a beneficio di tutti vi mostro i documenti di vulnerabilità sismica delle scuole (le altre scuole sono già adeguate sismicamente con progetti realizzati o in corso di realizzazione vedi scuola media) e come si evince non si tratta di un foglio, sono dei faldoni contenenti tutti gli elaborati progettuali. La minoranza sa bene che può prenderne visione, nell’esercizio delle proprie giuste funzioni, in qualsiasi momento e richiedere copia di ciò che serve. Se i consiglieri richiedono copia di tutti i faldoni, significa che vogliono semplicemente fare in modo di bloccare gli uffici e creare semplicemente ostruzionismo. E io questo non posso accettarlo in silenzio perché fin ad ora le loro richieste hanno riguardato atti per lo più di un arco temporale minimo di 5 anni (2012-2017). Io sono stato consigliere di minoranza – incalza Lo Giudice – anche talvolta critico, ma sempre collaborativo. Ho già detto che i consiglieri di minoranza hanno tutta la nostra disponibilità a dialogare e collaborare (per come in alcuni casi avviene con chi ha buona volontà) e lo ribadisco. Ma non si può pensare di mistificare la realtà semplicemente con qualche comunicato stampa, pensando che noi non rispondiamo. Mi dispiace per il capogruppo, risponderemo sempre e comunque pur dovendo sottrarre tempo a cose più importanti, perché la democrazia è bella quando ci si confronta tutti, non sentendo una sola campana. Ovviamente – conclude Lo Giudice – vi invito al caminetto della verità, dove faremo un primo bilancio di questi sei mesi di amministrazione e cosi avremo modo di confrontarci serenamente su tutto e tutti”.

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