il calciatore messinese, venne escluso dalla rosa delle giovanili del Cosenza, reintegrato poi in un secondo momento, a causa del suo cognome
COSENZA – “Il fatto non sussiste”. E’ la sentenza, con la quale il Gup del tribunale di Cosenza, Letizia Benigno ha assolto il presidente del Cosenza Calacio, Eugenio Guarascio e il coordinatore tecnico del settore giovanile, Sergio Mezzina. I due dirigenti della società di calcio cosentina erano stati rinviati a giudizio con l’accusa di “maltrattamenti in famiglia”, nei confronti del calciatore messinese, all’epoca dei fatti diciassettenne, Pietro Santapaola jr, perché venne escluso dalla rosa delle giovanili del Cosenza, reintegrato poi in un secondo momento, a causa del suo cognome (il giovane lo ricordiamo non ha alcun precedente penale) che lo legano a rapporti di parentela.