De Luca: "Lo stato d'emergenza potrebbe essere al vaglio del governo regionale già il 24 agosto. Sempre più convinti di poter rispettare i termini che ci siamo prefissati relativi allo sgombero e alle demolizione delle baracche: 31 ottobre e 31 dicembre"
Nessuno sconto sullo sbaraccamento. Il sindaco Cateno De Luca lo ha ribadito a gran voce a Palermo dove questa mattina ha incontrato l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e il direttore generale Fulvio Bellomo. Restano confermate due date che potrebbero segnare la storia della città di Messina: il 31 ottobre lo sgombero dei tuguri e il 31 dicembre la demolizione e lo smaltimento del materiale. Anche inquinante.
Falcone ha preso l’impegno di portare in Giunta la proposta dello Stato di emergenza. Ne ha parlato con il presidente Nello Musumeci e l’argomento potrebbe essere al vaglio del governo regionale già il prossimo venerdì mattina. Nel pomeriggio della stessa giornata l’assessore alle Infrastrutture sarà a Messina in quanto vuol rendersi conto personalmente della delicata situazione delle baracche.
“Siamo soddisfatti di come oggi siano andate le cose a Pelermo – ha dichiarato al termine dell’incontro il sindaco De Luca – e posso dire che rimane confermato il cronoprogramma individuato con ordinanza dello scorso 7 agosto. Allo stesso tempo – aggiunge il primo cittadino – rimane confermato anche il quadro economico-finanziario che era stato ipotizzato e che prevede una disponibilità di 230 milioni di euro”. Intanto si sta proseguendo a completare gli accertamenti contabili tra i dipartimenti del Comune di Messina e l’Istituto autonomo case popolari.
C’è stato già un incontro, al quale hanno partecipato il commissario dell’Iacp, l’ingegnere Leonardo Santoro e la dottoressa Maria Grazia Giacobbe. “C’è anche un altro fronte sul quale si sta lavorando – rimarca il sindaco – per arrivare anche con la valutazione del Consiglio comunale all’approvazione definitiva dell’Agenzia, ed essere operativi già a fine agosto. Noi – conclude Cateno De Luca – siamo sempre più convinti di poter rispettare i termini che ci siamo prefissati relativi allo sgombero e alle demolizione delle baracche”.