Stagionali, allarme Fisascat Cisl per 16mila lavoratori messinesi

Stagionali, allarme Fisascat Cisl per 16mila lavoratori messinesi

Stagionali, allarme Fisascat Cisl per 16mila lavoratori messinesi

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lunedì 16 Luglio 2018 - 14:00

Il decreto dignità mette a rischio l'indennità di disoccupazione

Interventi strutturali per i lavoratori stagionali del turismo. A chiederli è la Fisascat Cisl che, da Messina, lancia l’allarme legato alle modifiche previste nel Decreto Dignità.

«Provvedimenti che penalizzano gli stagionali e che rischiano di creare un serio problema occupazionale e sociale soprattutto nella provincia di Messina dove, tra comprensorio di Taormina, Isole Eolie e zona tirrenica, si registrano quasi 16mila lavoratori precari» affermano il segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl Sicilia, Pancrazio Di Leo, e il segretario provinciale Salvatore D’Agostino, impegnati in una serie di incontri in piazza con i lavoratori della provincia e con banchetti informativi sulle nuove normative.

" I lavoratori non avrebbero copertura economica e contributiva dell’intero anno"

Escludendo all’improvviso gli stagionali dal Decreto Dignità non è più previsto il reinserimento del contributo dell’aliquota aggiuntiva Naspi dell’1,40% che il datore di lavoro avrebbe versato per finanziare la disoccupazione. «Se così fosse, cioè senza copertura finanziaria – sottolineano Di Leo e D’Agostino – i lavoratori stagionali, anziché sei mesi di sussidio, continuerebbero a percepire il 50% dei mesi lavorati e, in mancanza di una stagione turistica lunga, non riuscirebbero ad avere una copertura economica e contributiva dell’intero anno solare».

La Fisascat Cisl evidenzia come la stagionalità nel settore del turismo e dell’indotto commerciale generato è un fenomeno strutturale del comparto e pertanto necessita di politiche strutturali di sostegno anche considerato l’importante apporto al Pil del nostro Paese.

«La stagionalità nel turismo – evidenziano ancora i rappresentanti della Fisascat – non può essere gestita con i voucher ma deve fare riferimento agli istituti dedicati già presenti nella contrattazione nazionale del settore che disciplina, tra gli altri, anche il trattamento economico del lavoro extra e di surroga. Si ragioni, piuttosto, su come favorire l’allungamento dei rapporti di lavoro nel settore del turismo, tra quelli esclusi dai trattamenti ordinari di sostegno al reddito, e su un eventuale riforma della Naspi più favorevole alla stagionalità».

La preoccupazione

«Ci preoccupa – ha dichiarato inoltre Mimma Calabrò, segretario regionale della Fisascat Cisl – il fenomeno del possibile o probabile ripristino dei voucher di cui nel passato molte aziende hanno abusato per coprire lavoro precario o sommerso».

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