La soprintendenza aveva chiesto il ripristino dei luoghi ma la Regione aveva stoppato il provvedimento
Taormina. Arriva un altro no, importante, alla demolizione dell'elipista di contrada Bongiovanni, realizzata in occasione del G7 dello scorso maggio e per la quale la Soprintendenza di Messina aveva chiesto la demolizione. La prima sezione del Tar di Catania ha dichiarato cessata la materia del contendere, riguardo la pista che sorge presso la piscina comunale. Con i gestori dell'impianto natatorio ne era nata una querelle. La richiesta di demolizione era stata inoltre avanzata dalla Soprintendenza di Messina (in assenza di una specifica variante al Piano egolatore) ma era stata bloccata a seguito di un ricorso gerarchico tempestivamente avviato dal sindaco, Eligio Giardinala, dalla dirigenza del dipartimento regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana. Adesso c'è anche la decisione del Tribunale amministrativo regionale che si basa sull’annullamento da parte della stessa Regione del provvedimento di ripristino dell’area della Soprintendenza. La recente decisione dei giudici del Tar conferma, dunque, che il provvedimento di demolizione della Soprintendenza è annullato. È quindi venuta meno la decisione di ripristinare l’area ed ora la questione deve essere risolta dalla Regione siciliana, così come il Commissario per il G7, il prefetto Riccardo Carpino, aveva sollecitato sin dal 30 giugno scorso. Adesso alla Regione spetterà approvare o meno la variante al Prg necessaria per il mantenimento dell'opera. Il tempo per le osservazioni è scaduto. Dal Cru non è ancora arrivata alcuna risposta. E c'è già chi parla della gestione dell'opera, importante tra l'altro anche per l'Ospedale "S. Vincenzo". Ma questo è un altro discorso.
un opera importante dal punto di vista turistico ed emergenziale e la Sovraintendenza la voleva demolire dopo che tanti soldi pubblici sono stati spesi ? Mandare a casa i dirigenti incompetenti è l’unica possibilità di pensare ad un possibile futuro.