L'istanza presentata da Cgil, Cisl, Faisal-Cisal, Ugl e Uil al sindaco di Taormina, Eligio Giardina, all’assessore alle Partecipate, Mario D’Agostino, al presidente del Consiglio comunale, Antonio D’Aveni e al liquidatore. La tutela dei posti di lavoro
I sindacati hanno chiesto un incontro urgente al sindaco di Taormina, Eligio Giardina, all’assessore alle Partecipate, Mario D’Agostino, al presidente del Consiglio comunale, Antonio D’Aveni, per pianificare l’iter che porta alla liquidazione dell’Azienda servizi municipalizzata. Il documento, firmato dai responsabili provinciali di Cgil, Cisl, Faisal-Cisal, Ugl e Uil, è stato inviato per conoscenza anche al liquidatore, Agostino Pappalardo. L’istanza fa seguito alla volontà dell’Amministrazione comunale di procedere ad una reale chiusura della fase liquidatoria dell’ Asm, in atto dal settembre del 2011. Viene altresì chiesto al liquidatore di predisporre “nel più breve tempo possibile una proposta di trasformazione dell’azienda”.
L’Amministrazione comunale, in virtù della riforma Madia, intenderebbe portare a compimento “un piano di reale trasformazione dell’azienda attraverso gli obiettivi da ottenere, finalizzati ad una più efficace gestione e riscossione delle entrate locali con il mantenimento al contempo, del controllo dell’azienda”. L’operazione passerebbe da un processo che i sindacati hanno articolato in cinque punti: trasferimento dell’attuale personale e formulazione dei nuovi contratti di servizio; attivazione del controllo analogo da parte del Comune; riorganizzazione delle attività all’interno della società, mediante l’istituzione della contabilità separata per servizio ed eventuale separazione delle diverse aree di business; ridefinizione della struttura finanziaria delle società coinvolte, con liquidità a favore esclusiva del Comune e, infine, una gestione e manutenzione anche del verde pubblico con particolare cura ed attenzione di tutta l’area ricadente nel territorio Comunale. gil, Cisl, Faisal-Cisal, Ugl e Uil hanno specificato di condividere “appieno la decisione di uscire definitivamente dalla fase di liquidazione, considerata anche una migliore situazione economico-finanziaria attestata dall’attuale disponibilità di liquidità, che non risulterebbe più necessaria”.
Ritengono, però “che qualsiasi decisione o proposta di trasformazione non possa prescindere, già in fase preliminare, dal coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali e debba essere illustrata e partecipata alle stesse, deputate a tutelare e salvaguardare gli interessi dei lavoratori, al fine di poter dare un giusto e specifico contributo in quella che potrebbe rappresentare una nuova fase di sviluppo dell’Azienda per un futuro lavorativo sereno e più proficuo”. Da qui la richiesta dell’incontro “al fine di intavolare una trattativa sull’importante argomento e poter fornire il necessario apporto all’iter di trasformazione anche dal punto di vista sindacale. Trascorsi 15 giorni dal ricevimento della presente, e non avendo ottenuto alcun riscontro – concludono le organizzazioni sindacali – ci riserviamo di intraprendere qualsiasi azione che riteniamo opportuna a tutela dell’esistenza di Asm e dei relativi posti di lavoro”.
C. Casp.
