Questa mattina la colletta, dopo i ripetuti solleciti al Comune andati a vuoto. Raccolti 200 euro. Serviranno per pochi giorni
TAORMINA. Nella capitale siciliana del turismo, la città che appena lo scorso maggio ha ospitato i potenti della terra, il Comune non riesce a trovare i fondi necessari per l’acquisto del gasolio nella scuola di via Santa Filomena, nella frazione Trappitello. Il plesso è frequentato dai bambini della primaria e della materna, i quali sono rimasti all’addiaccio. I disagi sono aumentati con l’irrigidirsi del clima negli ultimi giorni, che ha costretto gli alunni a rimanere in classe con i giubbotti. “Le sollecitazioni all’Amministrazione comunale si sono rivelate inutili” è il coro unanime dei genitori che questa mattina hanno messo mano al portafogli per una colletta, al fine di riattivare i termosifoni. Alla causa ha contribuito anche la dirigente dell’Istituto comprensivo, Carla Santoro. In poche ora sono stati raccolti circa 200 euro, che sono serviti per l'acquisto di 150 litri di gasolio arrivati in mattinata. Serviranno a garantire il riscaldamento delle aule per pochi giorni. Poi si tornerà al punto di partenza, a meno che il Comune non riesca a sbloccare la situazione. Nei giorni scorsi l’Amministrazione aveva firmato un atto di indirizzo che prevedeva una spesa di 5mila euro per l’acquisto del gasolio, ma a quanto pare qualcosa a livello burocratico si è inceppata. I genitori sono in fermento ed invitano gli amministratori a valutare l’ipotesi di allacciare il plesso alla rete del metano. Un progetto poco oneroso. Ma questo, al momento, è un altro discorso.