Preoccupazione nel carcere di Gazzi: esposto in Procura dei sindacati

Preoccupazione nel carcere di Gazzi: esposto in Procura dei sindacati

Redazione

Preoccupazione nel carcere di Gazzi: esposto in Procura dei sindacati

Tag:

venerdì 05 Aprile 2013 - 12:24

Nonè cessato l'allarme fra i detenuti e quanti lavorano all'interno del carcere di Gazzi dopo la scoperta di un caso di tbc. Oggi i sindacati UILPA e SINAPPE hanno presentato un esposto in Procura. Sostengono che non sarebbe stato fatto il possibile per tutelare l'incolumità di detenuti e lavoratori della casa circondariale.

E’ sempre molto alta la tensione all’interno del carcere di Gazzi nonostante le notizie tranquillizzante giunte ieri sulle condizioni di salute del detenuto colpito da tbc.
Oggi Uilpa Penitenziari e Sinappe hanno annunciato la presentazione di un esposto in Procura per chiedere che s’indaghi sull’operato della direzione della casa circondariale. A firmarlo i segretari Francesco Barresi e Letterio secondo i quali “Non è tollerabile che si debba venire a sapere dalla stampa che un detenuto è ricoverato presso il “Repartino” dell’ospedale Papardo per un caso di Tubercolosi tanto da mettere in quarantena decine di altri detenuti.
La denuncia dei due sindacati è molto circostanziata. Secondo Uilpa e Sinappe in quest’occasione non sono state applicate tutte le procedure previste per tutelare l’incolumità e la salute dei lavoratori.
Il 15 marzo scorso è stato effettuato sul detenuto il prelievo della saliva per effettuare l’esame colturale. Nelle more dell’esito l’uomo ha continuato a svolgere la sua attività lavorativa nella “cucina detenuti”. Lo stesso non è stato posto in isolamento sanitario come previsto dalle normative vigenti. Inoltre dopo 18 giorni è stato ricoverato al “Repartino” del Papardo ma, secondo i sindacati, sarebbe stato necessario il ricovero nell’Unità Operativa Malattie Infettive.
Ma non è tutto perché le organizzazioni sindacali chiedono che siano avviati, con la massima urgenza, i protocolli di profilassi e che tutto il personale che, per ragioni varie, è venuto a contatto con il detenuto sia sottoposto ad accertamenti sanitari. Una serie di richieste che la dice lunga sulle preoccupazioni e sullo stato d’animo di quanti lavorano all’interno del carcere di Gazzi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007