Di Cara: "Non esiste al protocollo alcuna missiva con la quale si chiede l'avvicendamento alla presidenza, il sindaco di Furci Sebastiano Foti non dice la verità..."
Si infiamma il dibattito sull’avvicendamento al vertice dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei peloritani, presieduta dall’aprile del 2016 dal sindaco di Forza d’Agrò (lo statuto prevede la rotazione ogni anno). Sotto accusa sono finite le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino di Furci Siculo, Sebastiano Foti, a Tempostretto, che hanno fatto andare Di Cara su tutte le furie. Foti ha fatto riferimento ad una lettera condivisa da altri cinque sindaci dell’ente che risalirebbe a poco meno due mesi addietro, per chiedere l’avvicendamento alla presidenza attraverso una assemblea. Foti ha aggiunto che “si sta pensando ad un’autoconvocazione per mettere fine all’impasse”. Perentoria la replica: “Al protocollo dell’Unione dei Comuni – sbotta Di Cara – non c’è traccia di questa lettera. Inoltre ho parlato con alcuni dei sindaci citati da Foti, i quali mi hanno detto di non avere apposto alcuna firma. Per quanto mi riguarda, pertanto, Foti non dice la verità”. Di Cara va oltre: “Non è nemmeno vero – prosegue – che siamo finiti nell’impasse perché abbiamo lavorato, come dimostrano i contributi ottenuti dal 2014 al 2016, oltre 300mila euro. Siamo perfettamente in regola per ricevere anche quelli relativi al 2017. Forse Foti, negli anni passati, si ricordava dell’esistenza dell’Unione solo per chiedere contributi per il suo Comune. Contributi che da me sono stati azzerati. L’Unione non è un bancomat per organizzare manifestazioni e sagre. Noi puntiamo sui servizi, come ad esempio l’ufficio del Giudice di Pace di Alì Terme. Il sindaco Foti pensi ad amministrare Furci, a risolvere le problematiche che attanagliano il suo paese”. Il testimone, per quanto concerne la presidenza, dovrebbe passare al sindaco di Mandanici, Armando Carpo. Al di là dello scontro politico e delle accuse reciproche, ci sono dei dati oggettivi che devono indurre ad una riflessione: la Giunta non si riunisce più da 9 mesi; il Consiglio da 6 mesi e mezzo. L’Unione annovera 11 Comuni. S. Teresa è da tempo fuoriuscita, non senza polemiche sull’utilità dell’ente sovracomunale.