Gli assessori: concordate con il comandante Ferlisi alcune iniziative per la valorizzazione del verde pubblico. Ma tre consiglieri comunali convocano la Amata: confusione di competenze
Il grande incidente diplomatico sull’asse Palazzo Zanca – polizia municipale sembra rientrato. A chiudere il caso, dopo quanto accaduto ieri a piazza Vittoria (LEGGI QUI), sono gli stessi protagonisti, gli assessori all’Arredo urbano e alla Famiglia Elvira Amata e Dario Caroniti. I quali con una nota congiunta affermano di avere «chiarito gli spiacevoli equivoci che non hanno consentito il completamento dei lavori di pulizia e scerbatura dei giardini di piazza Vittoria» e, di concerto con il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, hanno concordato l'avvio di una serie di iniziative volte a promuovere la valorizzazione del verde pubblico. «L’Amministrazione comunale ha intenzione di sottoscrivere – scrivono Amata e Caroniti – con associazioni di volontariato, tra le quali l’Agesci ed i City Angels, dei protocolli di intesa atti a responsabilizzare i cittadini nella cura degli spazi pubblici. Solo attraverso il coinvolgimento personale nella pulizia e nella cura del verde – ha poi dichiarato l’assessore Caroniti – si può giungere ad una educazione civica che consenta non solo la pulizia e il decoro, ma anche la difesa dei luoghi da chi si ostina a non rispettare la propria città». Questo il principio, espresso dallo stesso Caroniti: «Se io contribuisco a pulire uno spazio, vigilerò che nessuno lo sporchi. Messina, per tornare a essere una comunità, deve vivere in modo sano e partecipato gli spazi comuni. Su questo vi è il pieno accordo».
Con i mezzi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, la tutela della polizia municipale, la verifica di tutti i criteri per la sicurezza e la necessaria collaborazione del mondo del volontariato, a partire dalla prossima settimana, assicurano Amata e Caroniti, aree periferiche e centrali della città, che «non sono state finora raggiunte dalle squadre di Messinambiente, potranno tornare a presentarsi al turista ma anche al messinese nella loro naturale bellezza».
Insomma, si fa quel che si può. Ma il caos rimane e tre consiglieri comunali, Vincenzo Messina e Domenico Guerrera dell’Udc e Antonino Restuccia dell’Mpa, vogliono saperne di più. E hanno chiesto ufficialmente al presidente della commissione Ambiente, Giovanni Cocivera del Pdl, di convocare l’assessore Amata per discutere di alcuni aspetti come « le condizioni di degrado e di abbandono del verde pubblico cittadino, la mancata programmazione e le continue proteste dei cittadini ed associazioni che operano nel territorio», nonché il fatto che «negli interventi vi è confusione in merito alle competenze tra i soggetti preposti».
Innanzitutto, la barista che ha chiamato i vigili, asserendo (falsamente) di essere titolare di una concessione sull’area deve essere denunciata per false dichiarazioni alla autorità di polizia, fermo restando che i ragazzi (o i loro genitori) dovranno denunciarla in sede civile per il danno di immagine causato ai volontari, chiedendo un grosso risarcimento in denaro e le pubbliche scuse con pagine a pagamento sui giornali locali e regionali.
E’ ora di smetterla con questi”commercianti” arroganti e cafoni, che credono di avere diritto (gratis) ad impadronirsi di beni del pubblico demanio, o, addirittura, sono soliti mettere sulla strada sedie e masserizie varie per potersi riservare, a sbafo, posteggi per loro ed i loro clienti. Basta andare nella zona di fronte al Collereale per rendersi conto degli abusi, mai sanzionati dai vigili che, addirittura, vanno a servirsi in questi negozi!
Sarebbe l’ora che Ferlisi uscisse dal sonno letargico che lo caratterizza da sempre e desse disposizione di verificare la regolarità di licenze commerciali e concessioni. E se si interessasse anche dei passi carrabili si accorgerebbe che almeno il 90% sono fasulli.
Se ritiene di non poterlo fare, se ne vada.
Nessuno lo rimpiangerà.