Tempi biblici della burocrazia e scontri con il consiglio sembrano essere alle spalle, ma la discussione sulla fuoriuscita dalle 13 Spa resta tra i 240 punti all’ordine del giorno del consiglio. Per gli altri enti e consorzi Bisignano dice luglio: di quale anno?
Quello delle Partecipate è un faldone pesante che incide in misura determinante sulle asfittiche casse della Provincia. Nonostante i proclami, gli annunci, i ripetuti tentativi di avviare l’iter di dismissione da diverse realtà improduttive, tutto rimane nella polvere dei 240 punti inseriti all’ordine del giorno del consiglio provinciale. Mesi è durata la lunga ricerca di tutti gli incartamenti riguardanti le varie società collegate all’ente, alle quali sono stati destinati, nel corso degli anni, soldi su soldi senza alcuna connessione tra lo sperpero profuso e l’utilità per l’ente e/o la collettività.
L’assessore al ramo Michele Bisignano ha provato a cambiare marcia tra ingiustificate frenate e tentate fughe in avanti, ma si è dovuto scontrare con lentezze burocratiche e irragionevoli tempi politici. In questo senso non va dimenticato lo scontro materializzatosi proprio con il civico consesso, al quale era stata recapitata una prima proposta di fuoriuscita da 13 società per azioni in un’unica delibera, che di fatto non avrebbe dato possibilità di “singola” scelta ai consiglieri (dalle 13 sono escluse Sogas e Innovabic, visto che l’Amministrazione Ricevuto ha scelto di non dismettere). Ora, come dicevamo, è stato rispedito al destinatario il lavoro corretto: si attende che la questione venga affrontata in aula ma non sembra esserci grande voglia di assumere un carico di responsabilità così impostante. Anche perché i crolli nella maggioranza sembrano essere dietro l’angolo e altre questioni bussano alla porta: in primis il Previsionale, la cui mancata approvazione di fatto blocca l’attività amministrativa di palazzo dei Leoni, mentre resiste un silenzio preoccupante.
A proposito di Partecipate ieri Bisignano ha risposto ai diversi quesiti posti dal capogruppo dell’Mpa, Roberto Cerreti, contenuti nelle due interrogazioni a risposta immediata presentate all’aula. Argomento: la validità e la regolarità dei rapporti amministrativi, tecnici e contabili tra il 2000 ed il 2010 con le varie società, enti e consorzi partecipati dalla Provincia regionale di Messina. Durante la seduta è stata ribadita la chiara volontà di Bisignano di eliminare le eventuali inutili adesioni ad enti, consorzi e società, che hanno in questi anni provocato e prodotto inutile aggravio economico per le casse provinciali.
Le motivazioni assunte per il sostanzioso ritardo nell’ottenere evidenti risultati dall’Amministrazione, sono da ricercare, secondo l’assessore, «nella difficoltà avute nell’interagire con gli uffici amministrativi dell’Ente Provincia, che in maniera ostruzionistica non hanno offerto mai adeguata collaborazione, rallentando, di fatto, quegl’iter amministrativi». Ribadita la necessità di razionalizzare ancora le spese dopo anni di sprechi, iniziando, ad esempio, con la soppressione dei rapporti con i vari Ato rifiuti. «Palese il conflitto d’interesse tra un Ente che tenta faticosamente il rilancio delle proprie economie e l’inutile partecipazione al World Trade Centers – ha aggiunto Cerreti -, di cui si sconoscono le attività svolte in favore dell’Ente, che con il 50% di quota con il Comune ed i bilanci mai presentati rappresenta uno dei quesiti più inquietanti di una discutibilissima gestione amministrava del passato».
Sono 15 le società partecipate costate dal 2000 al 2010 circa 12 milioni di euro all’Ente, e 36 i consorzi e gli enti, costati invece all’Amministrazione circa 5,8 milioni di Euro sempre tra il 2000 ed il 2010, che non hanno ottemperato a quanto previsto al titolo V del Dlgs 165/2001 in materia di controllo della spesa per il personale e di conto annuale, non presentando annualmente i bilanci. Bisignano ha confermato che entro la fine del mese di luglio giungeranno finalmente in aula consiliare ed al vaglio della giunta, le proposte amministrative per la fuoriuscita della Provincia Regionale di Messina dalle diverse società partecipate, Enti e Consorzi, tra i quali ricordiamo, Progeta, Sogepat, Centro Mercantile, Nettuno Spa, Consorzio Asi, Consorzio Ceramiche Santo Stefano, Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Patti, Gal Valle dell’Alcantara, Gal Castell’Umberto Nebrodi, Stazione sperimentale Granicoltura, Consorzio Quarit e Anpaca. L’ennesimo proclamo?(E. Rigano)