Il nuovo allenatore dei giallo-viola presenta la stagione e risponde su progetto, obiettivi, PalaRitiro e roster
MESSINA – Romano di nascita, Claudio Cavalieri è arrivato a Messina per la prima volta nella stagione 2000/01 come giocatore per la prestigiosa Pallacanestro Messina. Dopo aver girato l’Italia tra Serie A2 e campionati di Serie B vinti, è tornato a Messina per scrivere una nuova pagina della sua carriera. Come fondatore della Fortitudo Messina, una squadra che fino alla scorsa stagione ha partecipato al massimo campionato regionale in Serie B interregionale, ha già avuto l’opportunità di vivere l’emozione di allenare in una competizione così prestigiosa.
Da quest’anno ha sposato il progetto Castanea Basket dove potrà continuare a lavorare sui giovani, cosa che gli piace molto sentendosi a sua volta un allenatore giovane e dove potrà occuparsi solo di campo facendo quello che gli piace. I giallo-viola lo scorso anno si salvarono allo spareggio playout quest’anno coach Cavalieri dice che l’obiettivo non è certamente fare il girone playout.
Intervista a coach Claudio Cavalieri
Scorso anno un’annata sfortunata alla Fortitudo Messina, ora la chiamata col Castanea.
“Non la vedo un’annata sfortunata, avevamo messo in preventivo di fare un campionato con una squadra molto giovane. Non penso mai al passato e so che abbiamo fatto belle cose visto che i nostri ragazzi hanno trovato subito squadra”.
Anche i giallo-viola hanno avuto un po’ di difficoltà, che campionato sarà il prossimo?
“Castanea ha giocato un campionato nuovo come tutti lo scorso anno e sono stati bravi a salvarsi. Quando sono stato contattato mi ha convinto a venire per continuare a lavorare con i giovani, mi piace ed è tra l’obiettivo della società. Ho chiesto anche di avere la tranquillità di lavorare sul rettangolo da gioco senza pensare a cosa c’è fuori. Per me è un momento di tranquillità e serenità perché faccio quello che mi piace”.
Come si sta trovando al PalaRitiro? Ricordiamo che sono in corso dei lavori come lo trova?
“In questo palazzetto quando ho smesso di giocare ho iniziato a collaborare con la prima società di Messina, qui mi sento molto a casa. Vedo un miglioramento continuo e credo sia un bene per la città molto importante. Se in questo palazzetto si potesse giocare un campionato senior il pubblico lo sentiresti e sarebbe un fattore. Spero che riusciremo a mettere anche gli altri palazzetti a disposizione per le altre società, questa amministrazione si sta applicando per risolvere certe problematiche di anni. Ci vuole pazienza ma vedo che le cose si stanno muovendo”.
Sulla vostra squadra a che punto siete? Cercate ancora qualche tassello mancante?
“La pallacanestro italiana vive una situazione delicata, ci sono giocatori ferme perché ci sono tante squadre che chiudono. Noi siamo una squadra in evoluzione, la società cerca tanti giovani per provarli. Alcuni slot li stiamo chiudendo adesso, con i dirigenti stiamo facendo un buon lavoro di mercato. Bellomo per me non è una scoperta, è stata una mia scelta riconfermarlo e nominarlo capitano, questo non gli deve pesare assolutamente ma deve sapere che abbiamo tanta fiducia in lui”.
Quali saranno gli obiettivi della prossima stagione?
“Mi ritengo un allenatore giovane e abbiamo degli obiettivi importanti e questi ragazzi sono già belli carichi e pronti per raggiungerli. Tante società si sono organizzata in gran modo, ho visto l’amichevole di Piazza Armerina e sono avanti come altre che lavorano per fare il salto. Io non mi pongo limiti, sicuramente tra i miei obiettivi non c’è né fare i playout né retrocedere”
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