"Castelli all'Amam e Grassi dg", lo scenario di RispettoMessina

“Castelli all’Amam e Grassi dg”, lo scenario di RispettoMessina

Redazione

“Castelli all’Amam e Grassi dg”, lo scenario di RispettoMessina

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giovedì 10 Ottobre 2024 - 18:00

La previsione del gruppo civico che critica la gestione politica e ipotizza la società alla guida del sistema idrico metropolitano

MESSINA – In questi casi si dice che “lo scopriremo solo vivendo”. Quale sarà l’esito del post dimissioni del Consiglio d’amministrazione dell’Amam? Fantapolitica o ipotesi realistica, il Gruppo di iniziativa e resistenza civica “RispettoMessina” ipotizza che la piemontese Laura Castelli, ex sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze con i Cinquestelle e da tempo presidente di Sud chiama Nord, possa diventare presidente dell’Amam, in alternativa al suo ingresso in Giunta al posto dell’assessore Currò.

Fantapolitica o realtà? La piemontese Castelli all’Amam e un dg ora dimissionario

Un ruolo affidato a una figura, seppure non radicata nel territorio, considerata di rilievo per ambire eventualmente a diventare gestore unico del Servizio idrico integrato nella Città metropolitana di Messina. E, in questa ipotesi, il direttore generale, dopo le dimissioni di Pierfrancesco Donato, potrebbe essere l’ingegnere Adriano Grassi, che ha appena lasciato il Cda. Ma che possiede le competenze per questo o un altro ruolo di rilievo.

Potenziare l’Amam

La priorità, però, è rinnovare l’immagine della partecipata e rassicurare quei messinesi che soffrono ancora il problema idrico. In più, bisogna vigilare sugli importanti interventi strutturali in corso per ridurre le perdite idriche. E potenziare tutta la struttura organizzativa.

Cateno De Luca e Laura Castelli

Ma vediamo che cosa scrive “RispettoMessina”, partendo dall’attacco politico: “Nei mesi scorsi avevamo chiesto più volte le dimissioni del Cda dell’Amam, alla luce, non solo dell’incapacità gestionale dimostrata riguardo alla grave crisi idrica vissuta dalla Città di Messina, ma, anche, per “l’anomalia” della convenzione con Taormina. Ma di fronte a tali richieste, veniva ribadito dal sindaco Basile e dalla presidente dell’Amam che non esisteva alcuna criticità gestionale e che “tutto era a posto”, seguendo una logica autoassolutoria rispetto alle proteste, sempre maggiori, dei cittadini messinesi”.

Cda Amam con Basile Caminiti


Continua “RispettoMessina”: “A conferma di questa incrollabile fiducia nei confronti della presidente, dei componenti del Cda e del direttore generale della società pubblica, venivano affidati all’azienda nuovi servizi per la manutenzione e il pronto intervento delle strade cittadine. Una decisione assunta anche grazie a una delibera del Consiglio comunale, approvata nel dicembre del 2023, nonostante si fosse a conoscenza delle pesanti carenze di organico all’ interno della stessa società”.

Eppure, rileva il gruppo civico, “improvvisamente registriamo un totale azzeramento dei vertici gestionali e tecnici dell’Amam mediante dimissioni che, secondo la versione del sindaco, scaturirebbero dalla necessità di sottrarsi alle critiche avanzate da più parti, definite in maniera risibile azioni inquisitorie in un clima avvelenato. E di fronte anche a certe obiezioni afferma con forza che le sue sono scelte autonome, ribadendo che “il sindaco è lui”. Anche se, subito dopo, cambia versione, sostenendo che, data l’importanza degli eventi, si era sentito prima di procedere con quello che definisce suo leader politico. Leader che, ricordiamo, non ha alcun ruolo ufficiale nell’ambito dell’amministrazione comunale”.

“L’Amam gestore unico del Servizio idrico integrato?”

E ancora: “Ma per avere ben presente tutti i tasselli di quello che sta avvenendo bisogna inserire la vicenda Amam in un contesto più ampio. Un contesto che riguarda l’individuazione da parte dell’Ati, Assemblea territoriale idrica, formata da tutti i Comuni della provincia, di un gestore unico del Servizio idrico integrato, che potrebbe essere una società privata o una società mista pubblica-privata. Società che si troverà a gestire imponenti finanziamenti per interventi sui territori in termini di miliardi di euro”.
Per “RispettoMessina”, si tratta di “una operazione a cui, fino a qualche tempo fa, era interessata anche l’Amam, che dovrà dotarsi di una nuova governance e di una struttura tecnico-organizzativa più adeguate.
E potrebbe anche verificarsi, a questo punto, di avere una piemontese come presidente e un componente del Cda dimissionario come direttore generale”.

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4 commenti

  1. Praticamente non cambierebbe un…

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  2. Sicuramente la musica non cambia ma i suonatori sono uguali.

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  3. Cittadino indipendente 10 Ottobre 2024 19:32

    Menomale che dici che il sindaco è sei tu, ma le decisioni le prende sempre De Luca, Federico ti conosco, ti stimo e ti ammiro, ma smettila di fare la controfigura del sindaco, ne va della tua dignità.
    Sei un bravissimo e competente professionista, non farti usare.

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  4. Ma veramente?
    Un ex ministro, che fa il dirigente di una società locale ? 😂

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