Il Messina soffre soprattutto sul lato destro difensivo, dove il Catania fa il bello e il cattivo tempo. A centrocampo, Musacci è l’unico che mostra qualcosa di decente. Pozzebon costretto a fare tutto da solo
BERARDI 6,5: Nessuna colpa sui tre gol subiti, anzi salva in apertura su Calil e devia sul palo il diagonale di Biagianti nella ripresa. Con una difesa così, poveraccio.
MILETO 4: Stesso voto della partita contro la Paganese e due consecutive iniziano a farsi pesanti. Saltato sistematicamente. Da Di Grazia all’inizio, da Djordjevic sull’1-0, ancora da Di Grazia sul 2-0, in ritardo sul contropiede che porterà al palo di Biagianti. Arrivano anche altri cross sempre dal suo lato. Un incubo.
PALUMBO 4: Rientro peggiore, dopo l’unica apparizione alla prima giornata, non poteva esserci. In enorme difficoltà, come Mileto. Sta a guardare anche lui la triangolazione tra Djordjevic e Di Grazia, nessun contrasto sul 2-0, a vuoto pure in altre occasioni. Dalla sua, un buon colpo di testa, di poco alto. Ma non gli si chiedeva di far gol, quanto di evitare quelli avversari.
BRUNO 4,5: Nel primo tempo non è tra i peggiori, poi vacilla nella ripresa. Si ritrova solo a contrastare Biagianti ma lo lascia andare al tiro indisturbato. Sorpreso dall’erroraccio di Lazar, si fa trovare impreparato da Di Grazia, che sigla la tripletta e chiude la partita.
DE VITO 5: Il Catania attacca soprattutto dal lato opposto e gli lascia spazio in avanti, ma il suo contributo è scarso. Esagera anche quando si fa trovare fuori posizione sul contropiede di Barisic, che spreca con un pallonetto alto.
CAPUA 4: Un fantasma, come tutte le altre volte in cui è stato chiamato in causa. Con Mileto forma un asse da paura in fase difensiva, in fase propositiva è assente. Dal 59’ MADONIA 4: Serve anche per due volte Pozzebon, la prima sul 2-1, la seconda a tempo scaduto. Ma ogni volta che gli si chiede di dare il cambio di passo alla squadra non arrivano risposte. Lento e prevedibile, perde palla e non attacca gli spazi.
MUSACCI 5: Di suo non è un fulmine di guerra, poi coi compagni che si ritrova… Bello il lancio per Pozzebon, in occasione della traversa, avvia anche la triangolazione che porterà al gol del 2-1. Poi tanto fumo e poco arrosto. Dal 77’ GAETANO SENZA VOTO: Entra e dopo tre minuti il Catania segna il 3-1. Buonanotte.
LAZAR 4: Il Messina era alla ricerca del pari con tutte le sue forze, ci pensa a lui a “tranquillizzare” tutti, regalando a Di Grazia la palla del 3-1. E anche prima nulla di buono. Vedi De Vito, ha spazi ma non li sfrutta. Nella ripresa cambia lato, non la sostanza.
MANCINI 5: Un altro che fa intravedere qualità ma non riesce a mettersi in mostra senza l’aiuto dei compagni. Una prestazione incolore, non fa danni ma non dà neanche ciò che serve.
FERRI 5: Serve a Pozzebon la palla del 2-1, ma non conclude altro. Non va mai al tiro, non si rende mai pericoloso, gli avversari lo controllano facilmente. Prova a svariare sul fronte offensivo senza risultati.
POZZEBON 7: Una traversa, un bel gol, un tiro alto e una punizione che impegna Pisseri sul 2-1, alla fine va vicino anche al 3-2. Predica nel deserto, merita molto di più, non questi compagni.
ALL. MARRA 5: Non convoca Milinkovic per motivi disciplinari, uno dei pochi ad avere qualità. Chissà se con lui in campo… Comunque la squadra non sfigura e paga clamorosi errori difensivi e la mancanza di qualità a centrocampo. 7 punti in 8 partite, la sua panchina è ovviamente in bilico ma, prima che sue, le colpe sono di chi ha costruito una rosa non all’altezza.
(Marco Ipsale)