Nel dibattito che sta infiammando questi primi giorni dell'anno, da fuori Palazzo Zanca è il movimento di Roberto Cerreti a schierarsi con il sindaco
Mentre dal consiglio comunale finora le reazioni al “cambio di passo” di De Luca sembrano tutte orientate al no, fuori Palazzo Zanca il dibattito si infiamma. E, come si suol dire, “un colpo al cerchio e uno alla botte”, arriva da Roberto Cerreti e dal suo Movimento Liberi Insieme. Da ex deluchiano a furente oppositore dell’amministrazione, Cerreti questa volta cerca di gettare acqua sul fuoco. Non perché il progetto del sindaco sia il migliore che si possa mettere in campo, ma soprattutto perché l’ipotesi di nuove elezioni non farebbero bene alla città in questo momento.
E dunque, pur non risparmiando qualche attacco al sindaco e alla sua amministrazione, stavolta il Movimento Liberi Insieme vuole tornare a farsi sentire, come già aveva fatto in passato di fronte ad una delle tante minacce di dimissioni del sindaco. E ripropone la fiaccolata per dire al sindaco “Cateno resta con noi”.
Cerreti spiega che il Movimento Liberi Insieme dovrebbe rallegrarsi all’ipotesi di dimissioni anticipate di De Luca da primo cittadino, per le inadempienze di quest’ultimo in termini di premesse o promesse elettorali disattese. Ma in questa specifica fase storica e politica di Messina, non si possono non ritenere “inopportune e pericolose” per una città sicuramente non pronta a sostenere nuove competizioni elettorali.
«Bisogna ammettere che, nel bene o nel male, e con tutte le palesi anomalie folkloristiche ed umorali del sistema De Luca, quest’Amministrazione, rispetto alla precedente, pur disattendendo completamente quanto previsto nei propri propositi elettoralistici e propagandistici del 2018, ha iniziato ed intrapreso un percorso amministrativo e tecnico finanziario comunale e nel comparto delle società partecipate di una certa rilevanza. L’ipotesi di bloccare di colpo il sistema avviato da De Luca, ed ovviamente non ci riferiamo alla parte scenografica e “neo melodica” della sua attività, senza un’alternativa seria e costruita tra le diverse parti politiche e sociali, capace anche di reggere la particolare situazione finanziaria comunale e delle sue “fluttuanti” società partecipate, sarebbe un “grave errore” che rischierebbe seriamente di dissestare definitivamente le finanze cittadine».
Per Liberi Insieme questo non vuol dire assolutamente che De Luca sia la ricetta giusta per Messina, anzi tutt’altro, soprattutto considerata la sua visione limitata ed esclusiva solo a determinati comparti sociali della comunità. Ma avere l’obiettività intellettuale di saper riconoscere, anche per quanto emerso in questo scorcio di legislatura in quel Consiglio Comunale che dovrebbe rappresentare uno spaccato politico e partitico della Città, che oltre a qualche più o meno sostenibile polemica, di concreto quale valida alternativa al modello Cateno De Luca, per lo meno tra le macerie degli avamposti messinesi dei pseudo partiti contemporanei, non ce ne sono.
«Da qui la speranza, che i consiglieri comunali, consci dei propri limiti e della limitante situazione politica attuale, evitino di assecondare l’ipotesi paventata dal sindaco di una sua dimissione anticipata, continuando ad espletare il proprio ruolo con dignità e decoro, dando così il tempo alla Città di Messina di costruire, sicuramente anche con il loro supporto, una valido e serio progetto amministrativo degno di un Comune Metropolitano e realmente alternativo all’attuale gestione.
In fin dei conti “cane che abbaglia non morde”, e sappiamo bene che questa è l’ottava volta che il sindaco minaccia le proprie dimissioni e che sicuramente nessuno si dimetterà anche perché nessuno ha convenienza a farlo, ma nel dubbio, preannunziamo che siamo già pronti a riscendere in piazza il 10 per scongiurare le dimissioni del primo cittadino e riproporre la fiaccolata “Cateno resta con noi».
… e uno alla Cerreti esorta ” …i consiglieri comunali, consci dei propri limiti” azzz!!!
E’ proprio vero, avevano ragione gli Squallor… ” la vita è un varietèèè”