L'inviata di Striscia la Notizia ed è andata un po’ in giro a capire come mai arrivino spesso lamentele per la gestione del sito, tanto da spingere qualche turista a “tirare in faccia” al personale il biglietto da otto euro
“Taormina è un gioiello, il teatro è meraviglioso e la vista è a dir poco mozzafiato. Insomma, questo è un paradiso per turisti o, almeno, dovrebbe”. Il condizionale è d’obbligo per l’inviata di Striscia la Notizia Stefania Petyx, perché le notizie a riguardo non sono invece così paradisiache.
La Perla dello Jonio è balzata agli “orrori” della cronaca del programma satirico per le condizioni in cui versa il Teatro antico. Stefania Petyx si è finta una turista ed è andata un po’ in giro a capire come mai arrivino spesso lamentele per la gestione del sito, tanto da spingere qualche turista a “tirare in faccia” al personale il biglietto da otto euro.
Il servizio si rifà alla notizia che nel febbraio scorso si è diffusa dopo le dichiarazioni di un dipendente del Teatro (vedi correlato) che protestava contro i tagli regionali e lamentava le condizioni delle toilette, la mancata pulizia e l’indifferenza generale. Le conclusioni della Petyx sono a dir poco amare: non si riescono a reperire indicazioni, non si trovano dépliant né materiale informativo in genere, all’interno del Teatro non c’è una guida a disposizione dei turisti, ci sono 30 custodi, ma pochi giardinieri tanto che “le gradinate sono piene di erbacce”.
“Eppure è strano – prosegue l’inviata nel suo servizio – perché questo è uno dei pochi siti culturali in attivo”. Il Teatro incassa 3 milioni di euro l’anno e il comune di Taormina che lo gestisce insieme alle Regione siciliana – spiega ancora il servizio – ha più volte chiesto di gestirlo da solo ma la Regione fino ad ora non ha dato alcuna risposta.
“Una cosa è certa, quando i turisti arrivano a tirarti un biglietto in faccia è il segnale che qualcosa evidentemente va cambiata – conclude la Petyx – ed è un peccato perché è davvero un posto meraviglioso”.
E’ un vero peccato. Non c’è altro da aggiungere.
Giusy Briguglio
30 custodi= 30 stipendi = 120 voti
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Una cosa è certa non si salva la gestione pubblica, ma quella privata non è certo migliore. Bisogna tornare ai Comuni, alle competitività, all’onore del proprio territorio. Mrno Stato, meno province, meno Regione. Tutto ai Comuni.
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Crocetta un bel cambiamento ha portato…
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A che servono 30 custodi oltre che a portare voti a qualche politico+++++?
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