Lo Stato sferra un duro colpo alle mafie con la cattura di Morabito a pochi giorni dall'anniversario della strage di Capaci.
La notizia della cattura del noto latitante Morabito ha investito già dalle prime ore del mattino l’opinione pubblica. Tante le note di soddisfazione per l’eccellente lavoro svolto dalle forze dell’ordine. Tra queste anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, esprime il proprio plauso ai Carabinieri del Ros ed ai magistrati per la cattura di Rocco Morabito, esponente di spicco della cosca Morabito-Bruzzaniti-Palamara di Africo Nuovo arrestato in Brasile.
La cattura, un duro colpo
“Lo Stato sferra un duro colpo alle mafie a pochi giorni dall’anniversario di Capaci. ‘Ndrangheta cancro planetario, insieme possiamo sconfiggerla. “Un grande lavoro di intelligence – ha detto il sindaco di Reggio Calabria – brillantemente coordinato dalla Procura reggina diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri ha consentito di acciuffare un pericoloso latitante, al numero due tra i 100 più ricercati, secondo solo a Matteo Messina Denaro. Lo Stato, a pochi giorni dall’anniversario dalla strage di Capaci, ha assestato un nuovo e duro colpo alle mafie”.
Cancro planetario
“La ‘ndrangheta, come l’odierna operazione dimostra – ha continuato – è ormai un cancro planetario che fa del narcotraffico uno dei suoi principali business. In Brasile, dopo la fuga dal carcere di Montevideo, Rocco
Morabito pensava di poter sfuggire dalle maglie della giustizia, ma evidentemente non aveva fatto bene i suoi conti”.
La fine della mafia
“Congratulazioni, quindi – ha proseguito l’inquilino di Palazzo San Giorgio – agli uomini che hanno lavorato in sinergia con le autorità brasiliane; che non hanno mai smesso di credere in un’attività che punta a spezzare i gangli della prepotenza e dell’economia mafiosa. È a loro che, ogni giorno, dobbiamo rinnovare la nostra gratitudine. La mafia, come diceva Giovanni Falcone – ha concluso il sindaco Falcomatà – è un fenomeno umano e, come tale, ha un inizio ed avrà necessariamente anche una fine. Tutti insieme, ognuno per la sua parte e con le responsabilità del proprio ruolo, possiamo sconfiggerla”.