Hanno 40 e 24 anni i responsabili di numerosi furti di motocicli, poi restituiti ai proprietari previa consegna di una somma di denaro, messi a segno in centro città.
Sono dietro le sbarre del carcere di Gazzi con l'accusa di furto ed estorsione aggrava un 40enne ed un 24enne messinesi, residenti in zona centro-sud, arrestati dai Carabinieri della Compagnia Messina Centro e del Nucelo Radiomobile. Sarebbero i responsabili di una lunga serie di furti di motocicli, messi a segno per poi pretendere denaro in cambio della restituzione al legittimo proprietario, insomma il così detto "cavallo di ritorno".
Ad insospettire i militari è stato proprio l'elevato numero di denunce del furto di due ruote, seguite puntualmente, a pochi giorni di distanza, dal ritiro della stessa denuncia da parte dei proprietari, i quali raccontavano di essere rientrati in possesso dei mezzi.
Circoscrivendo la zona dove erano avvenuti i furti e analizzando i diversi casi, gli investigatori hanno messo sott'occhio alcuni sospettati. La svolta è arrivata con l'ennesima denuncia, da parte di uno straniero abitante in pieno centro cittadino, dell'ennesimo furto.
A quel punto i Carabinieri hanno intensificato le indagini e sono riusciti ad individuare i responsabili, ricostruendo il loro modus operandi. In ogni caso, dopo aver rubato il motorino, uno di loro si presentava alla vittima fingendosi interessato per "amicizia", poi si offriva di aiutarlo a ritrovare il mezzo. Poco tempo dopo, il danneggiato veniva contattato dalla stessa persona il quale gli comunicava di averlo trovato e lo invitava a consegnare una somma di denaro, così da poterne rientrare in possesso.
Gli elementi raccolti dagli investigatori dell'Arma hanno convinto il giudice, che ha spedito il 40enne ed il più giovane in carcere.
Hanno fatto il colpo del secolo…metodologia arcaica per due futuri geni del crimine!!! Xxxxxxxx, chissà quanti milioni di “euri” si saranno fatti e si faranno. COMPLIMENTONI!!!