La Casa di Ospitalità “Collereale”, istituzione pubblica di assistenza e beneficenza della nostra città presieduta da mons. Nino Caminiti, celebra quest’anno il 190° anniversario di fondazione.
In occasione della ricorrenza, nella sede dell’isolato 41 di via Catania è stato predisposto un programma di iniziative che si svilupperanno nell’arco di tre giorni. Lunedì 21, alle ore 15.30, si terrà la cerimonia di accoglienza delle reliquie di S. Vincenzo de’ Paoli; seguirà alle 17.30 un incontro con volontari e operatori su S. Vincenzo, l’uomo della carità. Martedì 22, con inizio alle 9.30, è previsto un convegno sul tema “Giovanni Capece Minutolo Principe di Collereale, “l’uomo dal cuore che vede”. Dopo il saluto alle autorità, interverranno: S.E. mons. Cesare Di Pietro (Vescovo Ausiliare), il dott. Giovanni Molonia (cultore di Storia Patria), l’avv. Giuseppe Turrisi (Direttore generale del “Collereale”), il dott. Cono Bontempo (Direttore sanitario del “Collereale”). A moderare l’appuntamento sarà mons. Salvatore Trifirò (vice presidente del “Collereale”). Durante il meeting saranno presentati dipinti realizzati dagli Allievi del Liceo Artistico “Basile” coordinati dal prof. Guglielmo Bambino e consegnati attestati ai benefattori prima delle conclusioni del presidente mons. Nino Caminiti. Alle 15.30 di martedì avrà luogo la visita nei reparti della reliquia di S. Vincenzo de’ Paoli, che sarà ripetuta anche alle 9.30 di mercoledì 23; giornata questa in cui, alle 16.30, si terrà la Celebrazione conclusiva presieduta da S.E. mons. Giovanni Accolla, Arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela.
La Casa di ospitalità “Collereale” fu fondata grazie a Giovanni Capece Minutolo Principe di Collereale, uomo di grande sensibilità e carità, il 23 gennaio 1828, giorno in cui un vecchio convento rimesso a nuovo e ribattezzato “Pio Stabilimento degli Storpi” aprì le sue porte per accogliere i primi 14 ospiti. Da allora (sono passati esattamente) 190 anni, la struttura è presente a Messina per continuare la sua opera a favore degli anziani.
Cesare Giorgianni
