Tagli alle auto blu, ma la Sicilia continua a detenere il primato negativo

Tagli alle auto blu, ma la Sicilia continua a detenere il primato negativo

F.St.

Tagli alle auto blu, ma la Sicilia continua a detenere il primato negativo

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giovedì 21 Novembre 2013 - 17:35

A parlare sono i numeri del report aggiornato al 1 novembre 2013. Nei primi dieci mesi dell'anno sono state tagliate oltre 500 auto blu e 3mila auto "grigie", l'Italia risparmierà 110 milioni di euro. La Sicilia però conquista il primato negativo, il commento del Ministro D'Alia.

A gennaio, in Italia, le auto blu erano 7162. Oggi sono state ridotte a 6504. Le auto “grigie”, quelle cioè non assegnate usate per molteplici servizi, sono passate invece da 53.277 a 50.077. In dieci mesi, dunque, il parco auto complessivo della Pubblica amministrazione è diminuito di 3.741 vetture, in linea con il trend di riduzione degli ultimi anni. Una riduzione che significa risparmio: le stime dicono che nel 2013 si risparmieranno circa 110 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 130 risparmiati nel 2012.

La Sicilia guadagna però il primato negativo. E’ la regione con il maggior numero di auto blu, sono784, seguita da Campania (545), Lombardia (498), Lazio e Puglia (ex aequo a quota 354), Calabria (315), Sardegna (264). A ridurre maggiormente sono state invece le amministrazioni della Toscana (-14,2), Puglia (- 9,8%), Lazio (-9.6%), e Veneto (-8,8%).

I numeri sono del censimento permanente delle auto pubbliche, realizzato da Formez PA su incarico del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione. Gli enti che hanno partecipato al censimento sono stati 8.345, pari al 95% dell’universo di riferimento. La risposta delle amministrazioni si distingue per l’escalation positiva: si è passati, infatti, dal 59,2% degli enti rispondenti nel dicembre 2011 al 95% del novembre 2013, percentuale ormai stabile dall’agosto di quest’anno. Il 5% delle amministrazioni non ha risposto al censimento: questi enti, in base alle nuove norme, dovranno ridurre del 50% le spese per auto di servizio.

Obiettivo del dossier: valutare l'impatto delle policies varate in materia dal Governo, divenute più stringenti grazie alla Legge di stabilità del 24 dicembre 2012 n. 228, che espressamente prevedeva, fino al 31 dicembre 2014, il divieto per le Amministrazioni di acquisto di nuove autovetture e di stipula di contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto autovetture. Unica eccezione gli acquisti per "i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza". Successivamente, il recente Decreto sulla Pubblica Amministrazione (D.L. 101/2013) ha previsto che “le PA non potranno acquistare automobili o stipulare contratti di locazione finanziaria fino al 31 dicembre 2015. "Nei casi in cui è ammesso l’acquisto di nuove autovetture, le amministrazioni pubbliche ricorrono a modelli a basso impatto ambientale e a minor costo d’esercizio, salvo motivate e specifiche eccezioni".

“I dati del Formez sulle auto blu dimostrano che qualche passo in avanti è stato fatto, vista l’effettiva riduzione di vetture che si è verificata in alcune amministrazioni, con risparmi significativi, e l’alta partecipazione al censimento. E’ evidente però che questo non possa bastare, perché il numero di auto blu in Italia resta ancora su livelli non accettabili, specialmente nelle realtà del Mezzogiorno”. Lo afferma Gianpiero D’Alia, Ministro per la Pa e la Semplificazione, commentando i dati del censimento permanente Formez sulle auto di servizio aggiornati al 1° novembre 2013.

“Presto – spiega D’Alia – si vedranno gli effetti delle nuove norme contenute nel decreto sulla Pa recentemente approvato, che prorogano il divieto di acquisto a tutto il 2015 e puniscono col dimezzamento delle auto di servizio le amministrazioni che nascondono i loro numeri. Alla luce dei nuovi dati aggiornati potremo intervenire ulteriormente in modo sempre più mirato, secondo quanto previsto dal decreto 98 del 2011, per ridurre drasticamente numero e costi delle auto blu, punendo chi continua a sprecare soldi pubblici a dispetto delle difficoltà dei cittadini”.

2 commenti

  1. POSSIAMO SAPERE QUALI AZIONI CONCRETE HA ASSUNTO, PER RISOLVERE IL PROBLEMA, NELLA SUA QUALITA’ DI MINISTRO PER LA PA E LA SEMPLIFICAZIONE, IL NOSTRO ESPONENTE POLITICO MESSINESE ????

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  2. togliamo l’autonomia alla regione Sicilia ,cosi cominciamo a risolvere i problemi

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