Noto avvocato, fu esponente di spicco del PSI e deputato nazionale per due legislature
FIUMEDINISI – Cento anni fa la nascita dell’onorevole Armando Cascio, uno dei personaggi più importanti a cui Fiumedinisi ha dato i natali. I momenti salienti dalla sua storia politica e professionale sono stati riassunti dal ricordo dello storico Carlo Gregorio.
Armando Cascio nacque a Fiumedinisi il 10 ottobre 1920, da Carmelo e Pasqua De Luca. Il padre era uno tra i più stimati sarti della provincia, noto antifascista e sindaco di Fiumedinisi nel 1945. Dopo aver frequentato il liceo classico a Messina, Cascio, a soli 22 anni, si laureò in Giurisprudenza ma nel gennaio del 1943 fu chiamato in guerra, dove fu sottotenente e deportato nei campi di prigionia tedeschi in Polonia e in Germania.
Rientrato in Italia, nel 1946 iniziò la professione di avvocato e, dopo aver frequentato l’importante studio dell’avv. Melchiorre Gugliotta, aprì propri studi legali ad Alì Marina e Messina. Entrò in politica nelle file del Partito Socialista Italiano, probabilmente instradato dal cugino Andrea Cicala, segretario particolare del leader socialista Pietro Nenni.
Assunse la carica di vice sindaco di Alì Marina nel 1949, mentre nel marzo del 1954 fu eletto sindaco di Itala. Nel 1964 fu Consigliere comunale di minoranza a Fiumedinisi. Nell’ottobre del 1965 fu nominato segretario provinciale del partito e nel 1968 fu eletto deputato al Parlamento nazionale (V Legislatura) e riconfermato, con grandi consensi, nella legislatura successiva.
Fece parte della direzione nazionale del PSI e fu componente della Commissione Finanze e Tesoro. Poi tanti incarichi e ruoli di primo piano fino al 1984, quando abbandonò la politica e si trasferì a Milano, dove fu titolare insieme alla figlia minore di un avviato studio legale nel centro della città.
L’on. Armando Cascio, uomo dalle grandi doti umane, dopo un’improvvisa malattia, morì a Milano il 19 dicembre 1998 e, per suo volere, il 23 dello stesso mese, fu tumulato nella cappella della famiglia sita nel cimitero di Fiumedinisi.
Come mai l’articolo non menziona l’incarico, quale Vice Presidente, alla Cassa di Risparmio di Sicilia?