La riflessione di Calogero Centofanti che con il Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira ha istituito da molto tempo il premio "Pro Bono Iustitiae"
Oggi, domenica 9 Maggio Papa Francesco eleverà agli onori degli altari, quale Beato il primo appartenente dell’ordine giudiziario, nella persona del Giudice Rosario Livatino, trucidato proditoriamente il 21 Settembre del 1990, da parte della terribile cupola mafiosa , detta “Stidda”.
Il Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira , salutando lo storico evento, come sublime dono, elargito dalla celeste Provvidenza, ricorda come da tempo ha istituito il Premio “Pro Bono Iustitiae “ , con il quale, perpetrando la luminosa memoria del togato di Canicattì, conferisce ai Signori Giudici ed a Rappresentanti del personale amministrativo giudiziario, testimonianze d’incoraggiamento, intese come spontaneo sostegno civile all’esercizio della missione di giustizia. Il Movimento esprime un vibrante Grazie alla comunità ecclesiale agrigentina, che sotto la lungimirante visione del Cardinale Padre Francesco Montenegro, ha fatto sì che venissero raccolte in voluminosi testi, gli atti misericordiosi della vita di Livatino, che lo hanno portato ad unirsi alla Congregazione dei Santi. (Calogero Centofanti)
Ogni volta provo un sincero dispiacere quando si parla del Giudice Rosario Livatino ,spietatamente trucidato perché onesto nel suo lavoro …..un uomo per come ho letto, leale, coraggioso, educato e professionalmente insuperabile perché racchiudeva in sé, tutte le qualità migliori che un essere umano possa avere……lo Stato per l’ ennesima volta si è fatto “togliere “uno dei suoi uomini migliori come si fece” togliere” a suo tempo i suoi predecessori da Chinnici,Dalla Chiesa,Falcone,Fava, Borsellino, Cassara’ ,uomini eroici che hanno lottato in tutta la loro vita lavorativa per liberare la Sicilia dalla morsa della mafia, dai giochi di potere,arrivando a sacrificare la loro stessa vita pur di sgominare l’ illegalità,la corruzione ,senza fare sconti a nessuno “uomo di potere “coinvolto…..in tutti questi tragici fatti ,lo Stato ,esce per l’ ennesima volta sconfitto ,per non aver tutelato,e aiutato chi “combatteva ” in sua difesa….Livatino fu un magistrato eccellente e proprio per questo fu “isolato “tant’è che fu preda facile per i suoi carnefici che lo uccisero senza pietà …… fu lasciato andare solo incontro alla morte …..quello stesso Stato ipocrita che fu subito pronto poi a piangerlo in chiesa da martire …. perché non fu al suo fianco nella sua guerra alla mafia?.Gli onori li avrebbe dovuti avere in vita …mi piace ricordarlo con una delle sue bellissime frasi ….. QUANDO MORIREMO NESSUNO CI VERRÀ A CHIEDERE QUANTO SIAMO STATI CREDENTI,MA CREDIBILI…….e ROSARIO LIVATINO lo è talmente stato da diventare persino SANTO.