Zero Waste propone una rete unica di monitoraggio a gestione pubblica

Zero Waste propone una rete unica di monitoraggio a gestione pubblica

Serena Sframeli

Zero Waste propone una rete unica di monitoraggio a gestione pubblica

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sabato 11 Ottobre 2014 - 08:10

L’associazione di volontariato non concorda con l’affitto della centralina per il controllo delle emissioni inquinanti poiché non prevede un controllo totale. Propone quindi una rete unica a gestione pubblica, tramite l’aiuto dell’Arpa.

E’ passato solo qualche giorno da quando un gruppo di cittadini della Valle del Mela ha deciso di affittare una centralina di monitoraggio per capire se i dati che l’Arpa comunica sulla qualità dell’aria dalla notte dell’incendio alla Raffineria di Milazzo sono veritieri. L’associazione Zero Waste Sicilia non concorda con questa iniziativa appoggiata dalle associazioni ambientaliste della Valle del Mela e dal sacerdote Padre Peppe Trifirò, da sempre impegnato nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.

“Apprezziamo la lodevole iniziativa ma riteniamo che non sia questa la strada più idonea da seguire per il totale controllo dell’ambiente atmosferico, marino e terrestre”- affermano Beniamino Ginatempo e Egidio Maio della Zero Waste.

“Se la decisione – proseguono i rappresentanti dell’associazione di volontariato- di installare ulteriori centraline autonome e private in tutto il territorio fosse seguita e moltiplicata da altre iniziative ci troveremmo, in poco tempo, ad avere la balcanizzazione e la lottizzazione del controllo dell’ambiente con evidente difficoltà nella valutazione dei dati che di fatto sarebbero parziali, settoriali e frammentari. Tra l’altro queste centraline private non controllerebbero tutte le sostanze emesse/immesse in atmosfera in modo omogeneo e complessivo ma parzializzato con l’esclusione del controllo dell’inquinamento del mare, del suolo e dell’acqua nel sottosuolo”.
Già in passato la Regione Siciliana aveva provato, attraverso contributi e bandi europei, a creare in ogni singolo comune una propria rete ma di fatto non si è concretizzato nulla.

Secondo la Zero Waste “la scadente funzionalità e la scarna credibilità del sistema di controllo attuale deve essere rivisto e migliorato prevedendo il monitoraggio di tutte le sostanze inquinanti emesse/immesse nell’ambiente”, ed è per questo che propongono una rete unica di monitoraggio a gestione pubblica, gestita direttamente dai comuni interessati con l’utilizzo della strumentazione e del personale specializzato dell’Arpa.

La Zero Waste conclude affermando che “le Associazioni ambientaliste, attraverso propri esperti, devono avere il libero accesso a tutti i dati emessi dal sistema di monitoraggio ed, inoltre, il diritto di intervenire e partecipare a tutte le iniziative promosse dalle Autorità competenti sulle tematiche ambientali che di volta in volta saranno convocate”.

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